Futuro

Meta introduce nuove misure di sicurezza per i minori

Secondo alcuni, però, la società non sarebbe trasparente circa i dati riguardanti l’efficacia delle nuove regole
Credit: Ron Lach  

Tempo di lettura 4 min lettura
19 gennaio 2024 Aggiornato alle 10:00

Il colosso statunitense Meta, proprietario di Facebook e Instagram, ha da poco introdotto nuove misure di sicurezza e di protezione sui contenuti che vengono pubblicati dagli utenti al fine di mettere in guardia gli adolescenti più fragili e sensibili su temi come salute mentale, sviluppo e autolesionismo.

Queste nuove misure di sicurezza si inseriscono in un quadro più ampio sulla protezione dei minori dai contenuti inappropriati: da questo momento in poi saranno rimossi tutti i post relativi al suicidio, ai disturbi alimentari e all’autolesionismo da tutti gli account degli adolescenti iscritti alle piattaforme dell’azienda, anche se si tratta di post pubblicati da account di amici o pagine seguite.

Agli account dei più piccoli verranno inoltre impostate automaticamente le massime restrizioni sui contenuti sensibili e non verrà mostrato alcun risultato relativo a questo tipo di contenuti. Se per esempio un ragazzino o una ragazzina digitano sulla barra di ricerca parole come “Suicidio”, “Bulimia” o “Autolesionismo”, la piattaforma, oltre a bloccare i termini, fornirà risorse di aiuto, anche psicologico, indirizzando così la ricerca verso una linea di supporto.

Ma queste nuove norme non convincono gli esperti e i critici. Le motivazioni sono diverse, ma le critiche principali vengono rivolte alla poca trasparenza di Meta. L’azienda, infatti, non fornisce dati utili a capire quanto siano efficaci queste regolamentazioni, lasciando non pochi dubbi. Senza dati concreti non è possibile conoscere e studiare il reale impatto di queste misure, ma si può immaginare quanto siano facili da aggirare: gli adolescenti potrebbero semplicemente creare profili falsi dichiarando un’età non reale e consultare questi contenuti, evitando così le restrizioni.

Inoltre, la piattaforma utilizza diverse tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per capire se i post sono allusivi, discriminatori o se presentano contenuti sensibili. Spesso questi sistemi non sono precisi e i criteri che utilizzano sono confusionari: questo significa che può capitare che vengano eliminati per errore contenuti che in realtà non violano le nuove norme.

Josh Golin, direttore esecutivo di Fairplay, un’organizzazione no-profit che si batte contro il marketing basato sui dati dei bambini, è deluso: «Hanno avuto più di un decennio per rendere la loro piattaforma più sicura per i giovani  -  dice Golin al Washington Post -  e hanno fallito miseramente».

Non è la prima volta che Meta finisce sotto i riflettori per la sicurezza dei suoi utenti, soprattutto quelli più giovani. A fine ottobre del 2023 ben 33 Stati degli Usa hanno intentato causa alla piattaforma di Mark Zuckerberg con l’accusa di effettuare pratiche che violano le leggi sulla gestione dei profili social dei minori. Le aziende hanno accusato Meta di aver sottratto i dati di migliaia di utenti minorenni senza il consenso dei genitori e di aver violato così la loro privacy.

Queste nuove regole arrivano giusto qualche settimana prima del 31 gennaio 2023, quando Zuckerberg dovrà presentarsi di fronte alla Commissione Giustizia del Senato statunitense per un’udienza relativa all’incapacità di alcune aziende di tutelare la sicurezza dei bambini online. In Commissione saranno ascoltati i vertici più alti di cinque aziende tecnologiche (oltre a Meta anche Snapchat, X, Tiktok e Discord).

Secondo i vertici di Meta, che difendono l’operato della piattaforma e smentiscono che le regole siano state pianificate ad hoc per l’udienza, la sicurezza degli adolescenti è una priorità. «Costruiamo continuamente nuove protezioni per mantenere gli adolescenti al sicuro.  - dice Liza Crenshaw, portavoce dell’azienda - Questi aggiornamenti sono il risultato di tale impegno e consultazione continui e non sono in risposta a nessun evento particolare».

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