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Uk: chi è Kemi Badenoch, la politica più popolare tra gli elettori conservatori?

Ministra del Commercio del Governo Sunak, c’è chi la vorrebbe come prossima Premier. Ma lei conferma (per ora) la fiducia nel leader del suo partito
Credit: EPA/TOLGA AKMEN
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2 febbraio 2024 Aggiornato alle 20:00

Secondo i sondaggi è la ministra britannica più popolare tra gli elettori conservatori. C’è anche chi suggerisce di candidarla come premier al posto di un Rishi Sunak sempre più in difficoltà. Per ora Kemi Badenoch tira il freno a mano e preferisce confermare la sua fiducia al leader del suo partito e godersi la sua popolarità. Ma qual è la storia di una politica che presto, secondo diversi commentatori britannici, potrebbe arrivare a diventare la prima leader afrodiscendente dei conservatori?

Nata nel 1980 a Londra, Badenoch è in realtà cresciuta negli Stati Uniti e in Nigeria, Paese da cui provengono entrambi i genitori, a causa del lavoro della madre, professoressa di fisiologia (il padre è un medico di base). Nel 1996 Badenoch ha abbandonato la Nigeria per tornare nel Regno Unito. Qui ha studiato Ingegneria dei Sistemi Informatici all’università del Sussex laureandosi nel 2003. In seguito ha lavorato nel settore informatico e nel 2015 ha diretto il comparto digitale del settimanale politico The Spectator, uno dei più importanti del Paese e il più antico di sempre.

L’esordio in politica è arrivato più recentemente: nel 2015 è stata eletta per i conservatori nell’Assemblea di Londra e poi nel 2017 è entrata per la prima volta in Parlamento. Il suo nome è diventato noto ai cronisti già quell’anno.

Dopo la batosta delle elezioni di giugno, a ottobre la leader del partito Theresa May si è presentata davanti ai suoi compagni di partito per rilanciare la sua leadership. A introdurla era stata proprio Badenoch che si era fatta notare anche per la sua lealtà nei confronti di May. Quella sera, però, tutto è andato storto per l’allora premier britannica: dall’interruzione di un comico che le consegna una falsa lettera di dimissioni a un attacco di tosse che sembra non permetterle di continuare a parlare. In molti a fine serata sostenevano che l’esperienza May era conclusa; Badenoch invece disse di aver apprezzato il suo coraggio.

Nel corso degli anni si è fatta notare per la sua difesa a spada tratta delle politiche liberiste e conservatrici. Ha più volte polemizzato con i laburisti che denunciano la presenza di un razzismo strutturale nella società britannica. Secondo lei, invece, «il Regno Unito è il miglior Paese per vivere per un afrodiscendente». Inoltre ha sostenuto la Brexit.

Probabilmente è per posizioni come queste, unite a una retorica diretta, che nel 2019 l’allora premier Boris Johnson l’ha voluta come viceministra prima della Famiglia e poi del Tesoro. Quando nel 2022 l’era Johnson è giunta al termine, Badenoch ha provato a candidarsi. Una mossa sostenuta da diversi esponenti del partito nonostante la scarsa esperienza politica rispetto a quella dei suoi avversari.

Il movimento di supporto alla sua candidatura è diventato così pervasivo da essere soprannominato Kemifever (“febbre da Kemi”). Ma non è bastato per evitarle l’eliminazione a una quarta votazione interna al partito.

I due leader che si sono succeduti negli ultimi anni, Liz Truss e Rishi Sunak, non l’hanno però ignorata. E nell’ultimo rimpasto di Governo il premier conservatore l’ha voluta come ministra del Commercio.

Nel frattempo le sue quotazioni stanno salendo. Anche perché, con le elezioni in vista, i sondaggi danno una vittoria abbastanza larga ai laburisti e tra i conservatori si vocifera di un vero e proprio complotto per sostituire Sunak al più presto. Badenoch si è finora distanziata: «Chi pensa una cosa del genere non è mio amico. Non possiamo sostituire i leader solo in base ai sondaggi». D’altro canto la lealtà ha portato finora fortuna. Almeno a lei.

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