Futuro

Come sarà il 2024 delle Big Tech?

L’anno di Amazon e Google è iniziato all’insegna dei licenziamenti. Secondo gli analisti, però, il taglio dei posti di lavoro sta rallentando e nei prossimi mesi potrebbe esserci un boom delle aziende tecnologiche
Credit: Igor Omilaev 
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
24 gennaio 2024 Aggiornato alle 13:00

Tra spettatori scioccati, candele al profumo della “vasca da bagno di Jacob Elordi” che spuntano tra red carpet e talk show e una pioggia di candidature alla prossima stagione degli awards, Saltburn è IL film di cui tutti parlano e innegabilmente il titolo che ha dominato la fine del 2023 e i primi giorni del nuovo anno. Un innegabile successo a tutto tondo per Prime Video, la divisione dedicata a cinema e serie Tv di Amazon.

Un successo che, però, non è bastato a tenerla al riparo dalla tornata di licenziamenti decisi dalla casa madre. Non solo dal 2022 l’azienda di Jeff Bezos ha tagliato 27.000 dipendenti in tutte le aree della compagnia, ma ha annunciato nuova serie di layoff che interesseranno centinaia di dipendenti di Prime Video e Amazon MGM Studios. L’obiettivo è ridurre una spesa ritenuta eccessiva per l’intrattenimento per focalizzare il budget su altre priorità.

“Il nostro settore continua a evolversi rapidamente ed è importante dare priorità ai nostri investimenti per il successo a lungo termine della nostra attività, concentrandoci incessantemente su ciò che sappiamo è più importante per i nostri clienti”, si legge nel memo inviato da Mike Hopkins, che supervisiona le due unit. “Di conseguenza, abbiamo identificato opportunità per ridurre o interrompere gli investimenti in determinate aree, aumentando al contempo i nostri investimenti e concentrandoci su iniziative di contenuti e prodotti che offrono il maggiore impatto. Come risultato di queste decisioni, elimineremo diverse centinaia di ruoli nell’organizzazione di Prime Video e Amazon MGM Studios”.

I licenziamenti sono stati annunciati lo stesso giorno in cui Twitch, l’unità di live streaming di Amazon, ha annunciato che taglierà 500 posti di lavoro.

Ma Amazon, come accade ormai da diversi mesi, non è l’unica realtà del tech a lasciare a casa molti dei suoi dipendenti. Solo a gennaio, Google ha già licenziato più di 1.000 dipendenti. Pochi, se pensiamo che lo scorso anno nello stesso periodo a perdere il posto erano stati 12.000 lavoratori, ma secondo l’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, ulteriori tagli sono in arrivo. “Abbiamo obiettivi ambiziosi e quest’anno investiremo nelle nostre grandi priorità”, ha scritto in una nota interna ai dipendenti ottenuta e diffusa da the Verge. “La realtà è che per creare la capacità di questo investimento dobbiamo fare scelte difficili”.

Secondo una stima, ci sono già stati più di 7.500 licenziamenti nel settore dall’inizio dell’anno, “una dispersione di avvisi di licenziamento “rosa” che molti speravano sarebbero cessati dopo i profondi tagli di posti di lavoro dello scorso anno”.

Qualcosa, però, secondo gli esperti sta iniziando a cambiare e anche se il giro di vite sui dipendenti non è finito, in molte realtà - come Meta – sta rallentando e potrebbe presto terminare.

Gli analisti, infatti, prevedono che il 2024 potrebbe essere caratterizzato da un boom del settore che, spiega il Guardian, “ha eliminato le eccessive assunzioni dell’era della pandemia e si è riorganizzato attorno al cloud computing e all’intelligenza artificiale, rendendo necessari tagli nei settori con prospettive meno rosee. Gli analisti appassionati di intelligenza artificiale affermano che siamo all’inizio di un mercato rialzista tecnologico”.

Secondo quanto detto al Guardian dall’analista di Wedbush Dan Ives, a esempio, i tagli ai posti di lavoro sono per lo più fatti e la stagione degli utili sarà il momento per “tirare fuori i popcorn”.

“La rivoluzione dell’intelligenza artificiale avrà dei beneficiari ma anche aziende che si trovano dalla parte sbagliata, quindi devono tagliare i costi nelle aree che non producono entrate e raddoppiare l’intelligenza artificiale”, ha spiegato. “Si tratta più di una riallocazione che altro, perché il 95% della riduzione dei costi è nello specchietto retrovisore. Ma i forti diventeranno più forti e le mani più deboli verranno smascherate”.

Ma anche l’anno di Apple potrebbe essere positivo, secondo l’analista finanziario della Bank of America Wamsi Mohan cui ci sarebbe il potenziale per un “ciclo di aggiornamento pluriennale più forte dell’iPhone” che potrebbe verificarsi in una “anticipazione delle funzionalità AI”.

Il futuro potrebbe essere roseo anche per Microsoft, dopo il taglio di 16.000 dei suoi 232.000 dipendenti lo scorso anno. Per la prima volta dal 2021 ha superato Apple come azienda di maggior valore a livello globale e secondo Wedbush la leadership dell’azienda nell’intelligenza artificiale potrebbe aggiungere 25 miliardi di dollari ai ricavi entro il 2025.

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