Ambiente

Binari senza tempo: se la sostenibilità viaggia in treno

Il progetto di Fondazione Ferrovie dello Stato ha ripristinato oltre 800 chilometri in disuso e 400 veicoli storici. E al fascino dei treni d’epoca si sta cercando di affiancare l’utilizzo di combustibili e risorse rinnovabili
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25 gennaio 2024 Aggiornato alle 20:00

Centoporte, Corbellini e Terrazzini sono carrozze d’epoca su cui viaggiare e godersi destinazioni lontane dai tradizionali circuiti turistici per riscoprire il patrimonio culturale e enogastronomico della provincia. Un museo dinamico che attraversa l’Italia da Nord a Sud, in modo slow e sostenibile, in virtù della salvaguardia dell’ambiente che, ormai è noto, dipende anche dai comportamenti di ciascuno di noi e la scelta del treno per lavoro, studio o svago rientra in questa categoria. E allora perché non andarci in vacanza?

Da qualche anno la Fondazione Ferrovie dello Stato – che gestisce il grande patrimonio storico delle Ferrovie italiane – grazie al progetto Binari senza tempo ha ripristinato oltre 800 chilometri di ferrovie in disuso che attraversano parchi e aree interne, recuperando un parco di rotabili storici composto da 400 mezzi. Al fascino esercitato dai treni d’epoca si sta inoltre cercando di affiancare l’utilizzo di combustibili e risorse rinnovabili.

Tra questi il treno della tratta Sulmona-Carpinone, tra Abruzzo e Molise, detta la Transiberiana d’Italia per via delle abbondanti nevicate del periodo invernale che la fanno somigliare alla linea ferroviaria che da Mosca arriva a Vladivostok, che è stato sottoposto al cambio del sistema di alimentazione, da diesel a Gnl, gas naturale liquefatto, con un notevole abbattimento delle emissioni. La storica linea percorre 128 chilometri di bellezza senza pari che scorre dal finestrino, passando da quote collinari della Conca Peligna, a poco più di 300 metri s.l.m., fino ai contrafforti del massiccio della Maiella, geoparco Unesco, e agli altipiani maggiori d’Abruzzo, toccando i 1268 metri alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, per poi scendere a 800 metri sull’alta valle del Sangro ed entrare nelle boscose valli dell’Alto Molise.

Un itinerario imperdibile parte da Milano Centrale e giunge a Paratico-Sarnico, a bordo del Sebino Express, una locomotiva a vapore ed elettrica degli anni Trenta, procedendo verso la bergamasca e la sponda sud-est del Lago Sebino o d’Iseo, riserva della biosfera Unesco. La stazione di arrivo, sul limitare della rinomata località turistica di Paratico, guarda al comune gemello di Sarnico che si affaccia proprio sulla sponda opposta del lago, attraversabile a piedi in questo punto così assottigliato grazie a un ponte. Si potrà godere del lago a bordo di un battello o cimentandosi in diversi sport acquatici. Gli amanti della storia e dell’arte potranno inoltre riscoprire la bellezza di questi luoghi visitando, nell’entroterra, i resti del castello e della torre Lantieri, di epoca medievale, e tornando verso il lago, gli antichi pontili di attracco delle chiatte per il trasporto merci, i cui carichi venivano trasferiti su quella che oggi è la Ferrovia turistica del Sebino.

E ci sono altre decine di itinerari alternativi per visitare l’Italia, dall’Alto Adige alla Sicilia e esplorare e conoscere un territorio ricchissimo nel rispetto dell’ambiente.

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