Ambiente

Sapone green in polvere e… piccole grandi idee per il Pianeta

Non solo raccolta differenziata e prodotti biodegradabili. Se vuoi prenderti cura della Terra in modo geniale e green, ecco la rubrica che fa per te
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25 dicembre 2023 Aggiornato alle 13:00

Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per il cambiamento climatico e contro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso “There is no planet B”. Già, non esiste un Pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno.

Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lancia idee geniali e invenzioni eccezionali ed ecosostenibili. Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità di riutilizzo, o ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario.

Se ti sei chiestə almeno una volta cosa puoi fare per salvare il Pianeta, ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita, allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto le migliori invenzioni che possono aiutare la Terra che abitiamo. Tu sei dei nostri?

Forgo

Forgo è un progetto nato da Form Us With Love che propone una nuova idea di sapone sostenibile: 12 grammi di polvere contenuti in una bustina di carta riciclata, a cui basta aggiungere 250 ml di acqua calda del rubinetto per ottenere, in meno di 1 minuto, una bottiglia piena di sapone liquido con cui lavarsi le mani.

Il nome Forgo, che significa “fare a meno”, spiega già da sé il funzionamento di questo sapone innovativo.

Infatti, tutto succede per sottrazione: vengono eliminati gli ingredienti più inquinanti, viene risparmiato l’80-90% di acqua di cui si compone la maggior parte dei prodotti nell’industria dell’igiene personale e, infine, viene eliminato l’oggetto più inquinante di tutti, ovvero la bottiglia di plastica.

Sviluppato insieme a un laboratorio specializzato in cosmetici naturali, Forgo ha l’ambizione di offrire un servizio di abbonamento, proprio come qualsiasi altro servizio che reputiamo necessario nella nostra quotidianità: il pacchetto iniziale di Forgo, inviato con il primo ordine, include una bottiglia di vetro smerigliato riutilizzabile, prodotta in Portogallo, e 3 bustine di polvere. Dal secondo ordine, è possibile chiedere di ricevere solo le bustine di polvere da diluire nell’acqua per creare il sapone da conservare nella vecchia bottiglia già ricevuta.

Ogni sfaccettatura di Forgo è pensata in chiave green, persino le fragranze dei saponi: il profumo Woody, per esempio, deriva dagli scarti di legname in Canada, quello agli agrumi è invece ottenuto dalla distillazione delle bucce e della polpa avanzati dagli impianti di produzione di succhi biologici nei Caraibi.

Slash Objects

Slash Objects è un pluripremiato studio di design con sede a New York, fondato dalla designer e architetto Arielle Assouline-Lichten, che mira a creare prodotti e mobili di alta qualità utilizzando materiali riciclati di lunga durata.

Tra i materiali utiizzati da Slash Objects, per esempio, c’è la gomma riciclata proveniente da pneumatici scartati: ogni anno negli Stati Uniti vengono scartati 280 milioni di pneumatici e solo 30 milioni vengono riciclati.

In Slash Objects, gli pneumatici riciclati vengono triturati in briciole di gomma che possono essere riutilizzate in molti modi nel mondo del design. Così, possono diventare preziosi bicchieri o eleganti vassoi.

Oltre alla gomma riciclata, vengono lavorati anche materiali pregiati come marmo, metallo, cemento e ceramica: questa varietà così ampia consente un’entusiasmante miscela di consistenze per creare pezzi unici e originali che resistono al tempo non più come rifiuto, ma come eleganti e funzionali oggetti di design di qualità.

Unsung Weavers

Unsung Weavers è un marchio di moda fondato in Arcadia (Grecia) dall’architetto, ingegnere e designer Elina Tseliagkou e dal designer fotografo Epaminondas Coutsicos, che ha ideato una collezione di cappotti totalmente green, naturali, unici e realizzati a partire da coperte di lana recuperate dai villaggi del Mediterraneo.

Ogni cappotto è interamente cucito a mano secondo un modello unico basato su archetipi di abbigliamento utilitaristici, come il soprabito da pastore e la giacca dei monaci.

Più che cappotti, quelli di Unsung Weavers sono “reliquie”, come li definiscono i designer che li hanno inventati.

Pezzi unici che nascono da una ricca tradizione artigianale in cui gli artigiani tagliano, filano e tessono la lana delle loro pecore per creare pesanti coperte tinte con fiori di acacia e altre piante locali, lasciate in immersione sul letto del fiume per diversi giorni per diventare simili al feltro e impermeabili all’acqua e poi essiccate al sole.

Un esempio concreto di una moda che vuole essere sostenibile.

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