Culture

Regali di Natale: come cambiano con la Gen Z?

Etica e sostenibilità sono i principi chiave che guidano le scelte d’acquisto dei più giovani: il 21% ridurrà i doni e il 10% darà priorità a questi fattori nello shopping natalizio. Un cambiamento che non è un’esclusiva italiana
Credit: Olivia Bollen 
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
23 dicembre 2023 Aggiornato alle 11:00

Oggetti inutili che finiscono a prendere polvere - molti dei quali prodotti in condizioni di sfruttamento - corrieri che schizzano da una parte all’altra del Paese con buona pace di chi ci dice di contenere le emissioni, montagne rifiuti da smaltire. E consumi, consumi, consumi. Spesso i regali di Natale non sono tanto (o non solo) un modo per dire alle persone che amiamo (e a quelle a cui ci sentiamo in dovere di farli) “ho pensato a te”, ma un obbligatorio rito collettivo a cui spesso facciamo fatica a sottrarci.

Qualcuno, però, sta iniziando a cambiare le cose. Secondo un sondaggio di PayPal, il 33% degli italiani ha ridotto il numero di doni scambiati, modificando anche l’approccio al mood delle feste - anche se la voglia di festeggiare non si è affievolita - puntando sempre più spesso su meno decorazioni e optando per quelle fai-da-te, scelte dal 20% degli intervistati.

Dietro la riduzione del numero dei regali, però, non ci sono solo motivazioni economiche: se stringiamo il focus sulla Gen Z, infatti, scopriamo che il 21% lo fa per motivi etici e che il 10% acquisterà regali dando priorità a principi etici e di sostenibilità. Ma anche le donazioni e le cause sociali giocano un ruolo significativo nella scelta del regalo (7%). A livello di popolazione generale, sono quasi 2 su 10 (19%) le persone che scelgono regali etici.

Non solo: soprattutto tra i più giovani sta crescendo l’interesse verso i regali second hand: circa il 60% di chi ha risposto a un sondaggio Wallapop prenderà in considerazione l’acquisto di oggetti usati durante lo shopping di Natale, in particolare chi ha tra i 25 e i 34 anni. Il motivo? L’attenzione alla sostenibilità.

Ma l’approccio più attento della Gen Z verso gli acquisti di Natale non è un’esclusiva italiana. Due sondaggi pubblicati da Deloitte e McKinsey & Co., infatti, mostrano come il panorama dei regali di quest’anno potrebbe apparire diverso anche a livello globale e come sia proprio la Gen Z a guidare la transizione verso spese più contenute o più consapevoli.

Secondo l’indagine Deloitte, l’aumento complessivo della spesa per i regali natalizi - che torna ai livelli pre-Covid - maschera un cambiamento nel comportamento di spesa di chi ha tra i 18 e 25 anni. Una tendenza al ribasso confermata dal McKinsey Consumer Pulse Survey, che mostra come la Gen Z stia optando per alternative più economiche e un allontanamento dalla consueta “follia natalizia” che è in linea con il più ampio sentimento di incertezza che circonda l’economia statunitense.

Se l’inflazione è centrale in questo downshifting natalizio, il peso dell’attenzione delle nuove generazioni ai temi sociali e ambientali si fa sentire anche negli Usa, indirizzando le scelte delle aziende che sono consapevoli del loro peso in termini di consumo e marketing: non è un caso che il 93% dei dirigenti intervistati abbia affermato di concentrarsi su iniziative sostenibili per acquisire la condivisione della mente della Generazione Z, mentre il 56% sottolinea che sta cercando modi per ridurre gli sprechi.

Il 73% dei consumatori ora considera la sostenibilità un fattore importante quando effettua gli acquisti per le vacanze, ha ricordato Forbes citando uno studio di Ibm. Non solo: il 29% degli intervistati prende sul serio le emissioni di carbonio, mentre il 38% cercherà di ridurre l’uso della plastica monouso durante le festività natalizie. 2 su 5 sceglieranno di fare acquisti nelle vicinanze (42%) e si dirigeranno verso prodotti etichettati come sostenibili dal punto di vista ambientale o socialmente responsabili (41%). In particolare, gli intervistati sono disposti a pagare un premio medio del 41% per prodotti sostenibili, del 34% per viaggi aerei sostenibili e del 37% per alloggi sostenibili durante le festività natalizie.

L’attenzione è anche sulla sostenibilità del delivery: se è vero, infatti, che la Gen Z si aspetta che i prodotti vengano consegnati rapidamente (il giorno successivo all’ordine), vogliono anche che sia fatto mettendo la tutela dell’ambiente in primo piano.

Leggi anche
3 libri su
di Costanza Giannelli 4 min lettura
Sostenibilità
di Manuela Sicuro 3 min lettura