Città

Londra dice no alla Sphere a causa dell’inquinamento luminoso

Il sindaco Sadiq Khan ha rifiutato la proposta di installare una struttura simile a quella di Las Vegas dedicata a concerti e pubblicità
Credit: ANSA/D 

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27 novembre 2023 Aggiornato alle 10:00

Londra non vuole la Sphere che ospita la musica live e che a Las Vegas è già realtà, con la sua superficie che fa da super cartellone pubblicitario.

Il motivo è l’inquinamento luminoso. Così gli uffici del sindaco Sadiq Khan hanno respinto la richiesta di costruzione presentata dalla Madison Square Garden Entertainment (Msg).

Si tratta di una struttura con un’altezza di 90 metri e una capienza di 21.500 persone, che sarebbe nata vicino all’Olympic Park nel quartiere orientale di Stratford.

La sua particolarità sta proprio nel fatto che, oltre ad avere una forma completamente sferica, è come un manifesto digitale gigantesco, cangiante e soprattutto abbagliante: pare che sul tavolo ci fosse l’autorizzazione a trasmettere spot per ben 25 anni.

A preoccupare il primo cittadino della City è proprio l’illuminazione dell’edificio, che sarebbe rimasta accesa in tutta la sua forza anche di notte, un impatto definito come inaccettabile dal mayor rispetto alle esigenze dei cittadini.

Il Guardian ricorda però che nel 2018, quando il progetto era stato annunciato, la posizione di Khan suonava diversa: «È fantastico dare il benvenuto a un altro locale di livello mondiale nella capitale, per confermare lo status di Londra come potenza musicale e per dare ulteriore impulso alla fiorente economia notturna della nostra città», aveva detto.

Poi però è arrivato il rapporto dettagliato dell’amministrazione, che sottolinea come l’intensità dell’illuminazione esterna della struttura «causerebbe una significativa intrusione di luci con conseguenti danni significativi alla prospettiva delle proprietà vicine, danni alla salute umana e danni significativi ai servizi generali di cui godono i residenti nelle proprie case».

I disagi colpirebbero più di 60 abitazioni e quasi 180 stanze riservate a studenti.

Inoltre la forma dell’edificio è stata descritta come ingombrante, incoerente rispetto al contesto e impattante sul piano della sostenibilità: avrebbe nelle vicinanze alcuni palazzi storici e consumerebbe certamente grosse quantità di energia.

Negli ultimi tempi, nonostante le critiche e il confronto a distanza con il primo ministro Sunak, Sadiq Khan ha impresso un’accelerata al suo piano ambientale, a esempio trasformando Londra in una grande Ztl in nome dall’aria pulita.

Dalla fine di agosto, 13 milioni di auto inquinanti devono pagare dazio per circolare nella city, mentre l’area dei pedaggi si è allargata arrivando a riguardare 9 milioni di abitanti.

Intanto Las Vegas, nel Nevada, vive un’altra storia. La sua Sphere, inaugurata a settembre con una performance degli U2, è vissuta dalla città come una sorta di scultura vivente, sempre pronta a stupire.

In poche settimane questa enorme sfera ha già assunto le sembianze, i colori e specialmente le luci di tutto ciò che può essere rotondo: un emoticon, un enorme occhio per il Giorno dell’Indipendenza del 4 luglio, un pallone da basket in concomitanza con l’Nba, fino al casco da Formula 1 in occasione del Gran Premio.

Seppure delusi dal no della city, tra l’altro apparentemente in assenza di una netta opposizione da parte dei cittadini nei confronti della novità architettonica, i promoter della struttura sono già sul campo per accordarsi con altri centri urbani interessati ad accogliere l’installazione di questa creatura, a partire da Hanan in Corea del Sud.

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