“Cinquantadue” racconta la violenza di genere in 16 minuti

Ieri è partita la 22° edizione del RIFF Awards – Rome Independent Film Festival che, fino al 24 novembre, presenterà oltre 80 opere internazionali in concorso. Tra queste, anche il corto Cinquantadue (16 minuti) che segna l’esordio alla regia di Andrea Bernardini, insieme a Sebastiano Casella; tra i protagonisti, Manuela Zero nei panni di Adele e Maurizio Tesei in quelli del compagno violento.
Adele vive nella periferia a sud di Roma, in un quartiere difficile fatto di caseggiati popolari. La convivenza con un uomo violento la porterà a prendere una decisione drammatica che non le permetterà di tornare più indietro.
Cinquantadue è una storia di violenza di genere, che pone un quesito: fino a che punto è lecito spingersi quando la disperazione prende il sopravvento? Quando siamo imprigionati in una situazione dalla quale non riusciamo a tirarci fuori, abbiamo davanti un bivio: accettarla o essere disposti a tutto per cambiarla.
«Volevamo che il corto fosse provocatorio, che lasciasse lo spettatore in sospeso, non appagato. Molte domande aperte a cui dare una risposta. L’idea basilare è che lo spettatore abbia un ruolo attivo nell’interpretazione e sia, in qualche modo, obbligato a riflettere», ha spiegato il regista Andrea Bernardini.
«Adele è una donna sola, che si è spenta poco alla volta. E il buio che la abita tinge le pareti della scena con colori cupi e bruciati, opprimenti, fino a farne un’immagine riflessa del suo dramma interiore», ha aggiunto Sebastiano Casella.