Diritti

I negozi Tim diventano Punti Viola

Grazie a un accordo con l’associazione DonneXStrada, i punti vendita del gruppo diventeranno luoghi per contrastare la violenza di genere e offrire assistenza a chi la richiederà
Credit: Tony Reid 

Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
16 novembre 2023 Aggiornato alle 17:00

“Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano” è uno slogan molto ricorrente nelle manifestazioni contro la violenza di genere e da qualche anno l’associazione DonneXStrada si impegna concretamente perché quelle belle parole non rimangano, appunto, parole.

Nata nel 2021 con l’intento di accompagnare virtualmente, con dirette Instagram, le donne che tornando a casa non si sentono sicure a percorrere alcune strade da sole, negli anni l’associazione no profit ha dato vita a una serie di iniziative.

Tra queste la creazione dei Punti Viola, luoghi commerciali come bar, negozi, associazioni, palestre o punti di aggregazione che oltre alla propria attività primaria, grazie a un’apposita formazione, dispongono di personale idoneo ad accogliere donne vittime di soprusi di genere o bisognose di un rifugio sicuro in caso di pericolo.

Diverse le realtà sparse su tutto il territorio italiano che hanno aderito all’iniziativa, tra le quali Tim, che nei giorni scorsi ha presentato l’accordo con l’associazione all’interno della 4 Weeks 4 Inclusion, una maratona interaziendale sull’inclusione ideata e promossa dall’azienda.

Dopo aver lanciato Women Plus, un’app pensata per sostenere l’occupazione femminile, il Gruppo guidato da Pietro Labriola ha confermato così la volontà di continuare a scendere in campo a fianco delle donne, questa volta coinvolgendo la sua rete di punti vendita e sfruttandone la capillarità sul territorio.

Nel concreto, all’interno degli oltre 200 negozi di proprietà della società sarà presente un personale adeguatamente formato e sensibilizzato per prestare una prima assistenza alle donne che la richiederanno, e contribuire a diffondere consapevolezza e strumenti per contrastare la violenza di genere.

«Vogliamo fare leva sulla valenza sociale dei nostri negozi e la loro presenza su tutto il territorio nazionale, dalle strade delle più importanti città italiane, alle stazioni e alle gallerie commerciali - ha dichiarato Marco Sanza, Amministratore Delegato di Tim Retail, che ha lanciato una “call to action” per sensibilizzare anche la rete di vendita indiretta ad aderire - Il progetto favorisce inoltre lo sviluppo di quelle competenze trasversali e relazionali delle nostre persone addette alle vendite che sono necessarie per supportare le persone che possano trovarsi in situazioni di pericolo. Ma vogliamo fare di più: per questo invitiamo anche tutta la rete vendita in franchising a unirsi a questa iniziativa».

«La collaborazione tra DonneXStrada e Tim rappresenta l’impegno concreto di un’azienda che vuole veramente cambiare le cose. Sono entusiasta del supporto di Tim, che è fondamentale per un’associazione non profit come la nostra e per tutta la società: insieme possiamo contribuire a un cambiamento sempre più necessario», ha sottolineato Laura De Dilectis, fondatrice di DonneXStrada e Ceo della startup VIOLA.

Tra gli obiettivi primari dell’associazione c’è appunto quello di rendere le città più sicure e le donne più libere di percorrerne le strade, senza la paura di non riuscire a uscirne vive, come successo a Sarah Everard, che il 3 marzo 2021 a Londra fu stuprata e uccisa da un poliziotto mentre rientrava a casa. Un evento a seguito del quale DonneXStrada ha capito che non era più tempo di aspettare, anche perché in Italia la situazione non è certo più rosea.

Il decimo rapporto dell’Istat sul benessere equo e sostenibile, testimonia infatti che nel nostro Paese, solo il 51% delle donne si sente sicura a uscire la sera da sola e, secondo uno studio del 2021 svolto da Hollaback! e Cornell University, in 22 Paesi (tra cui l’Italia) l’84% delle donne ha subito molestie da strada prima dei 17 anni. Un situazione che progetti come quello dei Punti Viola punta a migliorare.

Per Tim l’iniziativa rappresenta un nuovo tassello di La parità non può aspettare, il progetto pensato per sostenere l’empowerment femminile a 360 gradi, perché, come sottolinea il manifesto dell’iniziativa, “all’Italia che vuole crescere serve il talento, la passione, il coraggio e l’impegno di tutte e tutti” ed è quindi necessario mettersi ‘in connessione’ per “superare gli stereotipi, offrire opportunità alle donne e contrastare la violenza di genere”.

Leggi anche
Violenza
di Costanza Giannelli 3 min lettura
Tim
di Redazione 2 min lettura