Economia

Manovra: scatta l’obbligo di un’assicurazione climatica per le imprese

L’articolo 24 della bozza della Legge di Bilancio impone una copertura assicurativa per i danni da catastrofi ambientali, pena sanzioni tra 200.000 e 1 milione di euro
Emilia Romagna, azienda agricola allagata
Emilia Romagna, azienda agricola allagata Credit: Ansa
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6 novembre 2023 Aggiornato alle 07:00

Con la Legge di Bilancio 2024 scatta l’obbligo di copertura assicurativa per i danni da calamità naturali per tutte le imprese italiane. L’articolo 24 della bozza di legge prevede una misura contenitiva, al fine di arginare le perdite economiche derivate da catastrofi ambientali, che sono aumentate del 135% solo nell’ultimo anno.

Entro il 31 dicembre 2024, tutte le imprese operanti in Italia iscritte nel Registro delle Imprese dovranno stipulare dei contratti assicurativi sui propri immobili materiali che coprano i danni causati da sismi, alluvioni, eruzioni vulcaniche, fenomeni di bradisismo, frane, inondazioni, esondazioni. L’adempimento dell’obbligo stabilisce che il contratto preveda un eventuale scoperto, o franchigia assoluta, non superiore al 10-15% del valore dei beni assicurati e la possibilità di applicare premi proporzionali al rischio.

Al comma 2 dell’articolo viene precisato che le imprese che si rifiuteranno di contrarre delle polizze di garanzia andranno incontro a sanzioni amministrative pecuniarie (da 200.000 a 1.000.000 di euro), oltre all’impossibilità di accedere a contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie (in materia di eventi calamitosi) garantite dal bilancio dello Stato.

L’articolo 24, oggetto di analisi da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, rientra nel dibattito di un piano preventivo a seguito degli straordinari eventi alluvionali che hanno colpito l’Emilia Romagna a maggio del 2023 causando danni di miliardi di euro a imprese e famiglie. È una misura che verrà adottata per non gravare sulle casse dello Stato; con il Dl 61/2023, sono stati stanziati 50 milioni di euro annui per 25 anni a partire dal 2024 per la ricostruzione dei territori colpiti, tramite contributi fino a 20.000 euro per i soggetti privati e fino a 40.000 euro per i soggetti esercenti di attività economiche e produttive.

L’Italia è un Paese a elevata esposizione rispetto alle calamità naturali: il 95% del territorio nazionale si trova a rischio frane, alluvioni o erosioni costiere, mentre circa 4 abitazioni su 10 hanno le fondamenta su una zona a media e alta intensità sismica; nonostante ciò, secondo i dati dell’Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) solo il 7% delle imprese è coperto dalle catastrofi ambientali.

È fondamentale, dunque, che le imprese prendano coscienza dei rischi a cui sono esposte e corrano ai ripari tramite una polizza assicurativa.

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