Bambini

Roma: è tornata la manifestazione “Streets for kids”

Oggi le vie e le piazze capitoline ospitano bambini, bambine, mamme e papà per chiedere più strade scolastiche chiuse al traffico, che garantiscano spazi sicuri e aria pulita
Credit: Kid street 
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27 ottobre 2023 Aggiornato alle 11:30

Strade scolastiche per bambini e famiglie: è questo il tema della mobilitazione Streets for kids, la campagna coordinata dalla coalizione Clean Cities che si è svolta in oltre 40 scuole di Roma.

La richiesta rivolta ai 15 Municipi è di rendere le strade sicure, accessibili, affinché bambine e bambini possano andare a scuola a piedi, in bicicletta e in monopattino ogni giorno, senza essere costretti a respirare aria inquinata e attraversare strade pericolose.

Secondo il rapporto ACI-Istat sugli incidenti stradali, in media 1 scuola su 2 ha avuto almeno uno studente ferito in un incidente stradale nell’ultimo anno. Nel 2022 sono 914 i minori vittime della strada di cui 208 pedoni, 490 coinvolti come passeggeri in macchina, motorino e bicicletta, 216 come conducenti alla guida di motorini, biciclette e monopattini.

Nonostante la Memoria approvata dalla Giunta capitolina per le 110 strade scolastiche, sia temporanee grazie al presidio dei vigili che fisse con installazione di barriere, al momento ne sono state realizzate soltanto 7. Roma si trova ancora in una fase di sperimentazione, rispetto ad altre città europee come Londra, Barcellona o Parigi, ma anche ad altre metropoli italiane: Milano ha già realizzato 40 strade scolastiche e altre 87 sono in arrivo.

Come spiega Anna Becchi, coordinatrice della campagna Strade Scolastiche per Clean Cities Italia, «Non tutti i Municipi si sono mostrati interessati. Solo 9 su 15 hanno individuato le strade dove realizzare le prime strade scolastiche, mentre in alcuni non è partita nemmeno la sperimentazione. Chiediamo un cronoprogramma per la realizzazione delle 110 strade scolastiche annunciate dalla Memoria di Giunta. Sono moltissimi i benefici: dal miglioramento della congestione del traffico nelle ore di punta alla diminuzione degli incidenti stradali, al miglioramento della qualità dell’aria intorno alle scuole. Occorre fare di più: i Municipi si devono attivare da subito».

I bambini sono maggiormente vulnerabili all’inquinamento atmosferico rispetto agli adulti. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente, ogni anno in Europa si registrano oltre 1.200 morti premature, di età inferiore ai 18 anni, a causa dell’inquinamento. L’aria inquinata reca danni al peso dei neonati, alla crescita dei polmoni, provoca asma, infezioni respiratorie e allergie, sia nei bambini che negli adolescenti, aumenta il rischio di malattie croniche. Le politiche sulla qualità dell’aria dovrebbero proteggere la salute dei bambini e degli adolescenti.

Le concentrazioni di inquinanti nelle aule e nei cortili scolastici superano abbondantemente i limiti imposti dall’Europa, come registrato dall’ultima campagna No2 No Grazie di Cittadini per l’Aria. Le strade scolastiche sono spazi pedonalizzati intorno alle scuole per limitare il traffico dei veicoli a motore attraverso la creazione di zone pedonali e ciclabili, almeno in orario di entrata e uscita da scuola. Offrono benefici immediati per la salute dei bambini, grazie alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, nelle vicinanze della scuola, e incoraggiano le famiglie a passare dall’auto agli spostamenti a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici.

Tante le iniziative messe in campo in tutta Italia. Non solo a Roma, ma anche a Milano, Torino, Trento, Genova, Parma, Verona, Modena e Napoli sono stati organizzati pedibus, Bike to School, flash mob con blocchi del traffico, feste con la pedonalizzazione, creazione di Piazze Scolastiche, giochi e laboratori.

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