Diritti

Si lavora a un testo unico sulla disabilità

È stato istituito nei giorni scorsi il Tavolo per la redazione di un testo unico per le disabilità, che punta alla semplificazione normativa della materia e a garantire maggiori tutele alle persone con disabilità
Credit: Vlada Karpovich
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29 ottobre 2023 Aggiornato alle 20:00

In una mossa tesa a semplificare e consolidare il quadro normativo relativo alla disabilità, è stato istituito nei giorni scorsi, il Tavolo per la redazione di un testo unico per le disabilità, presieduto da Claudio Contessa, presidente di sezione del Consiglio di Stato. In concomitanza con tale istituzione, i ministri per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e per le Disabilità, Alessandra Locatelli, hanno redatto il Decreto che ne delinea la composizione e i compiti.

Il principale obiettivo del Tavolo è quello di coordinare e riorganizzare le varie disposizioni attualmente in vigore, lavorando all’elaborazione di un Testo unico per le disabilità. Questa iniziativa è da inquadrare all’interno di un percorso più ampio, relativo a una semplificazione normativa che le associazioni di categoria attendono da tempo.

L’istituzione del Tavolo procede in parallelo con il lavoro già in corso per la realizzazione dei decreti attuativi della Legge Delega al Governo in materia di disabilità 227/21, nata dalla necessità di allineare la normativa italiana agli standard internazionali, in particolare alla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD).

La nuova definizione di disabilità proposta si distacca da un approccio puramente medico, abbracciando una visione biopsicosociale che riconosce la disabilità come risultato dell’interazione tra le persone con menomazioni e le barriere ambientali e di atteggiamento che ostacolano la loro piena partecipazione nella società. Inoltre, l’accento posto sull’accessibilità supera la semplice eliminazione delle barriere architettoniche per estendersi alla promozione dell’accesso all’informazione, alla comunicazione e ai servizi, sottolineando che l’inclusione va oltre la mera mobilità fisica.

Un altro aspetto cruciale riguarda l’autonomia personale e la vita indipendente. Il fine è di incentivare l’autodeterminazione delle persone con disabilità, evidenziando l’importanza di fornire gli strumenti e i supporti necessari.

In termini di occupazione e formazione, sono previste misure specifiche per favorire l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, riconoscendo il valore del lavoro non solo come mezzo di sostentamento, ma anche come strumento di integrazione sociale.

Infine, il quadro normativo contro la discriminazione viene rafforzato, con sanzioni più severe per chi viola i diritti delle persone con disabilità.

Mentre i decreti attuativi rappresentano un passo avanti significativo, la loro efficacia dipenderà dalla capacità di attuarli in modo corretto a livello locale. La formazione e la sensibilizzazione dei professionisti coinvolti, l’allocazione di risorse adeguate e la creazione di meccanismi di monitoraggio sono infatti essenziali per garantire che le disposizioni non rimangano lettera morta.

Inoltre, è fondamentale coinvolgere le persone con disabilità e le loro organizzazioni nella fase di attuazione e monitoraggio perché solo attraverso un approccio partecipativo si può garantire che le misure adottate rispondano effettivamente alle esigenze della comunità.

Vincenzo Falabella, Presidente di Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), uno dei componenti del Tavolo, ha espresso un giudizio positivo su questa iniziativa, sottolineando l’urgenza di semplificazione normativa a tutti i livelli nel sistema legislativo italiano. Fish è pronta a lavorare diligentemente per migliorare la qualità di vita dei cittadini e delle cittadine con disabilità e per questo Falabella ha anticipato l’istituzione di un Fondo unico sulla disabilità, che segnalerà un ulteriore passo avanti verso una gestione più efficace e inclusiva delle tematiche legate a questa tematica.

Con il sostegno istituzionale e l’impegno delle associazioni di categoria, il Tavolo di lavoro apre un capitolo promettente verso una maggiore chiarezza e semplicità normativa, contribuendo a creare un ambiente più favorevole e supportivo per tutti i cittadini con disabilità.

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