Economia

Legge di Bilancio: la transizione ecologica sarà al centro?

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy avanza richieste per l’imminente normativa: nuovi fondi per la transizione ecologica e per le imprese femminili. Previsti anche i bonus elettrodomestici e tv
Credit: freep
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27 settembre 2023 Aggiornato alle 13:00

La fine dell’anno si avvicina e si inizia a far più fitto il discorso sulla nuova Legge di Bilancio.

Il taglio del cuneo fiscale, un nuovo piano per la natalità, incentivi sul lavoro e maggiore efficacia della pubblica amministrazione sono solo alcune delle questioni che il governo dovrà affrontare entro la fine dell’anno.

Tra le esigenze del nostro Paese, e in generale dell’Unione europea, rientra il piano sulla riconversione energetica ed ecologica per far fronte alle sfide ambientali globali, alla diversificazione dell’approvvigionamento di energia e a incrementare la competitività e produttività locale.

A questo proposito, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha avanzato una serie di richieste al Tesoro al fine di ricevere i fondi e le risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi.

Il piano consiste in un potenziamento degli investimenti dell’attuale piano di Transizione 4.0, in aggiunta ai nuovi risultati di digitalizzazione e decarbonizzazione, tramite un innalzamento delle aliquote in vigore al livello di quelle del 31 dicembre 2022.

La maggiorazione del beneficio fiscale per i beni e macchinari 4.0 è prevista per il periodo compreso tra l’autunno del 2023 e il 31 dicembre 2025, con una possibile proroga al primo semestre del 2026. Sono oltre 5 i miliardi di euro stimati dal Mimit per l’incentivo agli investimenti: 1,5 miliardi di fondi statali e 4 miliardi che potrebbero essere coperti con il RePowerEu.

Malgrado le stime, la Commissione Ue specifica che la dotazione prevista per l’Italia è di 2,76 miliardi; la soglia dei 5 miliardi potrà essere toccata attingendo alla Brexit Adjustment Reserve, ma l’Italia non ha ancora proposto di trasferire tali fondi al proprio piano di ripresa e resilienza.

Le proposte del Mimit per la nuova legge di bilancio non si fermano qui.

Nella legge potrebbero rientrare finanziamenti per la Space economy (circa 50 milioni per il primo anno) e maggiori contributi ai progetti di ricerca di interessi europei.

Spazio anche alle imprese: verranno destinati circa 300 milioni alle imprese gestite da donne, altri 30 per le piccole e medie imprese legate al settore della creatività, 60 milioni andranno alle imprese che partecipano alle fiere, oltre che 15 milioni per le startup che capitalizzano sulla proprietà industriale.

Si prospettano, inoltre, diverse coperture da parte del Tesoro per il Fondo automotive elettrice e il Piano microelettronica; 300 milioni invece saranno allocati per il lancio del Piano Tic (percorsi formativi per gli insegnanti).

Anche quest’anno il governo punterà sui bonus. Nel pacchetto del Ministero delle Imprese e del Made in italy spunta un incentivo all’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica che avrà un peso di circa 100 milioni annui sull’erario; mentre altri 90 milioni finanzieranno la spesa per i televisori compatibili con il nuovo standard Dvb-T2. Se non approvate in primo luogo, queste ultime due manovre verranno riproposte con emendamenti in Parlamento.

Definire la legge di bilancio comporterà varie difficoltà, nonostante ciò ci si aspetta che il governa riesca a equilibrare le proprie esigenze finanziare con uno sviluppo sostenibile ed ecologico.

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