Futuro

900.000 anni fa i nostri antenati si sono quasi estinti

Secondo il team di ricerca italo-cinese, si verificò un calo della popolazione di quasi il 99% (da 100.000 persone a 1.280) a causa di un evento climatico estremo sconosciuto
Credit: Mark Thiessen/National Geographic
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6 settembre 2023 Aggiornato alle 17:00

Circa 900.000 anni fa, gli umani stavano per estinguersi a causa di un evento climatico estremo. Lo rivela lo studio condotto da paleoantropologi italiani e biostatistici cinesi pubblicato sulla rivista Science.

L’analisi che ha permesso di rivelare questo inquietante scenario è stata effettuata con il metodo FitCoal, capace di aggira gli errori numerici che solitamente avvengono in questo tipo di ricerche: sono stati analizzati i dati genomici di 3.154 esseri umani viventi.

I dati, prelevati da 10 popolazioni africane e 40 non, hanno indicato che, al tempo, la popolazione si era ridotta da circa 100.000 individui a soli 1.280: un calo impressionante del 98,7% che è durato 117.000 anni e che poteva portarci all’estinzione. Si chiama effetto collo di bottiglia e riguarda riduzioni significative di gruppi di organismi: avviene quando si verificano eventi come carestie o guerre che devastano una specie.

La ricerca è stata effettuata da Li Haipeng, scienziato in servizio presso l’istituto Sinh-Cas (Shanghai Institute of Nutrition and Health), Yi-Hsuan e gli italiani Fabio Di Vincenzo dell’Università di Firenze, Giorgio Manzi dell’Università La Sapienza di Roma, con l’aiuto di alcuni scienziati della University of Texas.

I risultati svelano, inoltre, una curiosa lacuna nella documentazione fossile umana del Pleistocene: si stima che il 65,85% della diversità genetica di oggi potrebbe essersi perso a causa del collo di bottiglia.

Non si conosce precisamente l’evento che stava per causare l’estinzione, ma nel lasso di tempo compreso tra 930.000 e 813.000 anni fa i cicli di glaciazione della Terra sono cambiati drasticamente.

Le conseguenze di questi cambiamenti, che hanno sicuramente contribuito al fenomeno del collo di bottiglia, potrebbero aver prodotto carestie da migliaia di vittime. All’epoca le popolazioni umane erano molto deboli e lottavano per sopravvivere: qualsiasi evento turbolento minacciava la loro esistenza. E i sopravvissuti, poco più di un migliaio, avrebbero dato origine a una nuova specie che rappresenta l’ultimo antenato comune di Homo sapiens, Neanderthal e Denisova.

La nuova scoperta apre affascinanti scenari nello studio dell’evoluzione degli esseri umani. «Queste scoperte sono solo l’inizio  - ha dichiarato Li Haipeng - Gli obiettivi futuri di queste ricerche mirano a dipingere un quadro più completo dell’evoluzione umana durante il periodo di transizione dal primo al medio Pleistocene, che a sua volta continuerà a svelare il mistero dell’ascendenza e dell’evoluzione umana primitiva».

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