Economia

AI: le quotazioni in borsa raddoppiano

Le capitalizzazioni dello S&P500 garantiscono un incremento giornaliero dello 0,4% grazie agli investimenti in intelligenza artificiale. Entro il 2025, il metaverso potrebbe arrivare a valere 400 miliardi di dollari
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30 agosto 2023 Aggiornato alle 09:00

Quello dell’intelligenza artificiale è uno dei trend più caldi dell’anno. A livello finanziario, quanto può essere una risorsa per le grandi aziende?

Secondo uno studio del National bureau of economic research di Cambridge (Boston) molto.

L’analisi è stata condotta sulle 100 maggiori capitalizzazioni dello S&P500, il più importante indice azionario nordamericano che racchiude i titoli delle principali società quotate a Wall Street, e mostra come le grandi imprese abbiano un extra guadagno giornaliero dello 0,4% nel periodo compreso tra il lancio di ChatGPT e il 31 marzo 2023.

Intuitivamente, su base annua il profitto supera di gran lunga il 100%; ciò, in assenza di scivoloni finanziari, porterà gli investitori a puntare sull’AI grazie ai suoi bassi costi e a un’ampia produttività.

Tra le aziende più rilevanti troviamo Nvidia, produttrice di unità di elaborazione grafica per l’AI, che con una crescita del 234,14% dall’inizio dell’anno si conferma uno dei titoli che stanno cavalcando al meglio l’ondata della nuova tecnologia.

Ciononostante, i nuovi sistemi informatici intelligenti non sembrano ancora essere una fonte di investimento proficua per i grandi colossi come Amazon, Apple, Alphabet, Meta e Microsoft.

Certo, i progetti che se ne servono per aumentare la produttività e l’efficienza delle app sono molteplici.

Per esempio, Microsoft sfrutta, in parte, l’AI con Microsoft 365 Copilot per un utilizzo più smart di excel, powerpoint e outlook e ha finora investito 13 miliardi di dollari su OpenAI per contribuire alla nascita e sviluppo del bot ad apprendimento automatico ChatGPT.

C’è, invece, chi come Google impiega ingenti somme di denaro per progetti che utilizzano l’intelligenza artificiale.

Alphabet, una holding di Google LLc, la adopera in campo biotecnologico; mentre DeepMind ne fa uso per ottimizzare le inserzioni pubblicitarie al fine di attirare gli investitori.

Gli azionisti sono consapevoli del potenziale di questo strumento rivoluzionario: nel primo bimestre del 2023, Freetrade ha registrato un aumento del 126% sui titoli legati all’AI; mentre secondo Grand View Research è previsto un aumento del 40% su base annua di questo settore.

La capitalizzazione legata a questo mondo può essere vincente, dal momento che permette un’ampia gamma di investimenti. Si passa dalle azioni legate al prodotto finale, agli investimenti sui chip, alle tecnologie sperimentali di guida automatica e del campo medico, fino all’impiego di denaro nelle grandi multinazionali specializzate in AI.

«Dal punto di vista degli investimenti, trattandosi di un settore ancora relativamente nuovo, è lecito aspettarsi una certa volatilità. Proprio come abbiamo visto con le azioni tecnologiche nella bolla delle dot-com e con le criptovalute negli ultimi anni, i prezzi possono variare in modo vertiginoso», commenta Campbell di Freetrade, mettendo in guardia sui rischi.

«Alcuni degli aspetti negativi dell’AI sono gli elevati costi iniziali, i rischi per l’occupazione umana, gli algoritmi complessi, la mancanza di un controllo normativo e il rischio di sorpassare l’umanità», continua Campbell. Problemi che ha dovuto affrontare il team di Meta sulla creazione di un “metaverso’’ riguardo all’uso dei dati nei dispositivi Apple e sulle nuove regole dell’Unione europea.

Nonostante ciò e l’ingente investimento iniziale, si stima che il mercato del metaverso potrà raggiungere un valore compreso tra i 250 e i 400 miliardi di dollari entro il 2025.

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