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Splash! Gusci uova, candele, pyrex: dove si buttano?

Ci sono materiali e prodotti davanti ai quali la raccolta differenziata a volte sembra una lotteria. Ecco la rubrica per non sbagliare bidone
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25 luglio 2023 Aggiornato alle 16:00

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

Gusci delle uova

L’uovo è un ingrediente molto utilizzato nella tradizione della cucina del nostro Paese. Spunta un po’ dappertutto tra una ricetta e l’altra. Ma anche da sole, le uova possono mettere insieme un pasto gustoso e completo: sode, strapazzate, in camicia, alla coque… C’è soltanto l’imbarazzo della scelta.

Quindi, se stai pensando di organizzare un pranzo o una cena tra amici, di sicuro l’uovo sarà tra gli invitati, immancabilmente presente nei piatti in tavola, in qualche forma. Ma i suoi gusci dove si buttano?

Chi segue Splash! sa che abbiamo già trattato il caso di altri gusci, molti estivi, quelli delle cozze: essendo formati da un duro materiale calcareo, richiedono un lungo periodo per essere smaltiti e per questo motivo sono rifiuti alimentari speciali che finiscono nell’indifferenziata.

Per le uova è diverso. I loro gusci vanno gettati nel bidone dell’umido. I più creativi però potrebbero riuscire a recuperarne alcune parti per ridare loro nuova vita, a esempio trasformandole in mini porta-candele.

Infine ricordiamo che tra una puntata e l’altra di questa rubrica ci siamo occupati anche delle… uova di Pasqua, ma questa è un’altra storia, più cioccolatosa.

Candele

A proposito di candele, queste sono protagoniste silenziose delle cene d’estate all’aria aperta. Immaginiamo un piccolo giardino, una terrazza, un tavolino sulla spiaggia in riva al mare… Le candele sono il simbolo dei momenti più romantici da condividere con la persona amata, e non solo. A regalare una luce calda e onirica ci pensano loro.

Ma poi, a fine serata, la cera dove si butta? La risposta è che va a finire nella raccolta indifferenziata tra i rifiuti non riciclabili. In teoria si potrebbe anche provare a raccogliere il liquido residuo e a farlo solidificare per “rigerenerare” la candela, dandole una nuova forma e una nuova vita.

Inoltre, bisogna fare attenzione al contenitore della candela, nel caso vada buttato anch’esso: la sua destinazione finale dipenderà naturalmente dal materiale di cui è composto.

Pyrex

Alla fine della cena, che sia romantica oppure no, ci si potrebbe ritrovare a fare “l’appello” tra pentole e padelle. In che condizioni sono? Sono ancora funzionali oppure vanno buttate?

A quel punto potrebbe capitare di avere fra le mani una vecchia stoviglia in pyrex, un altro falso amico del vetro: è utilizzato in cucina, a esempio per le pirofile e le teglie, perché è ultra-resistente alle alte temperature. Infatti, in questo periodo di grande caldo, vorremmo essere come il pyrex…

Questo materiale è fatto di borosilicato trasparente, noto per la sua capacità di reagire ottimamente al calore. Qualcuno potrebbe essere tentato di buttarlo insieme alla raccolta della plastica, quando invece il posto giusto per il pyrex è il bidone del secco, altrimenti potrebbe costituire un intralcio ai processi di riciclo.

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