Ambiente

La Senna torna balneabile

Con un piano da 1.4 miliardi di euro, il fiume di Parigi verrà riqualificato entro il 2024, quando la città francese ospiterà i Giochi Olimpici. Ma quali sono gli altri corsi d’acqua balneabili nel continente?
Credit: Tomek Baginski
Tempo di lettura 6 min lettura
27 luglio 2023 Aggiornato alle 12:00

Mancano ormai pochi mesi all’inizio dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 e nella capitale francese è già tutto pronto…o quasi.

Il punto interrogativo più grande è il fiume Senna, un sorvegliato speciale che potrebbe fare la differenza nello svolgimento delle Olimpiadi e renderle veramente uniche.

Infatti, proprio come accadde durante le Olimpiadi del 1900, durante le quali la Senna ospitò ben 7 gare di nuoto, dopo oltre 120 anni, tra il Ponte Alessandro III e la Torre Eiffel e in una magica atmosfera che solo la città dell’amore per eccellenza può regalare, nel celebre fiume potrebbero disputarsi due gare olimpiche.

Il condizionale è d’obbligo, però: la balneazione nella Senna è vietata da 100 anni a causa di un provvedimento delle autorità per proteggere i bagnanti dal crescente inquinamento dell’acqua.

A distanza di 40 anni dal divieto di balneazione del 1923, negli anni ’60, il fiume fu dichiarato biologicamente morto perché la pessima qualità delle acque aveva reso impossibile la sopravvivenza di piante acquatiche e animali, ma negli anni ’90 l’allora sindaco di Parigi, Jacques Chirac, dichiarò di voler ripulire il corso d’acqua per renderlo nuovamente balneabile: un progetto rimasto, purtroppo, solo sulla carta fino al 2022, anno della svolta, in cui 1,4 miliardi di euro sono stati stanziati per ripulire la Senna e restituire ai francesi la bellezza di un tuffo nel fiume che scorre tra i monumenti storici della città.

Non un’impresa da poco: l’attuale progetto di riqualificazione, infatti, prevede la ristrutturazione dell’intero sistema fognario degli edifici parigini, con nuovi tubi, nuovi serbatoi e pompe sotterranee, oltre alla creazione di un nuovo enorme serbatoio sotterraneo con 50.000 m3 di capacità per fermare lo scarico delle acque reflue e bloccare l’ingresso dei batteri nel fiume.

Samuel Colin-Canivez, responsabile grandi lavori della rete fognaria di Parigi ha spiegato: «Lo scopo è quello di riempire il bacino grazie a un sistema che intercetta l’acqua piovana prima che questa - unite alle acqua di scarico - venga gettata nella Senna. Una volta che avrà smesso di piovere, il bacino di ritenzione sarà svuotato da un sistema di pompaggio verso la stazione di depurazione. Questo eviterà volumi di acqua inquinata per la Senna e visto che quest’acqua è inquinata con un carico batteriologico, potremo depurarla e soddisfare i criteri sanitari - non ambientali ma sanitari - per la balneazione».

Ma, mentre Parigi prepara la sua Senna ai Giochi Olimpici del prossimo anno e i parigini già sognano di poterci fare un bagno nelle torride giornate estive, com’è la situazione negli altri grandi fiumi d’Europa e del mondo?

Nel territorio europeo esistono molti punti di balneazione fluviali, puliti e accessibili: dalla Svizzera alla Grecia, passando per la Slovenia, la Croazia, il Portogallo e non solo.

In Svizzera la qualità dell’acqua della maggior parte dei corsi d’acqua è elevata e l’Ufficio Federale dell’Ambiente (Ufam) ha dichiarato che sono balneabili ovunque: tra i più suggestivi c’è il lungofiume Oberer Letten, che con un canale lungo 400 metri e un trampolino di 2 metri, è uno dei pochi posti in cui è possibile fare un tuffo in acque pulite nel centro di una città.

La Grecia, invece, vanta uno dei fiumi più puliti d’Europa: il fiume Voidomatis. Questo corso d’acqua, il cui nome significa “l’occhio del bue” e richiama il colore degli occhi di questi animali, azzurri e limpidi come le acque del fiume, è lungo 15 chilometri e fa parte del Parco Nazionale Vikos–Aoös dal 1973.

All’interno del parco naturale della Serra da Estrela in Portogallo si trova, poi, la valle glaciale di Loriga: il corso d’acqua che la attraversa è alimentato da sorgenti in montagna che garantiscono un’elevata qualità ed è circondato da un’area di straordinaria bellezza naturale.

La Slovenia dispone di 48 zone di balneazione ufficiali in cui la qualità dell’acqua viene regolarmente misurata, di cui 18 sono siti di balneazione naturali, dove ci sono più misure di sicurezza e strutture da utilizzare, e 30 sono zone di balneazione dove si nuota autonomamente, ma assumendosi le responsabilità di sicurezza.

Al confine con la Croazia, scorre il fiume Kopla, uno dei più puliti del Paese, ma anche tra i più caldi: durante i mesi estivi, infatti, può raggiungere temperature di circa 30°C.

Ad avere l’acqua più pulita d’Europa, però, secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente, è l’Austria: lo scorso anno, quasi il 98% delle sue zone di balneazione ha ricevuto una valutazione “eccellente”.

Appena a est di Vienna scorre il fiume Lobau, un corso d’acqua che attraversa il Parco Nazionale Donau-Auen in un’area per lo più protetta, ma con specifici punti approvati per la balneazione: è consentito fare il bagno nelle piscine del canale Dechantlacke, Panozzalacke, Danubio-Oder II + III e Stadler Ford.

Anche l’Italia è ricca di fiumi balneabili, puliti e immersi in paesaggi naturali straordinari e incontaminati. Da Nord a Sud, sono decine i corsi d’acqua che meritano di essere visti.

Tra tutti, per esempio, il Rio Pitrisconi: un meraviglioso fiume che scorre in una stretta valle tra i comuni di San Teodoro e Padru, in Sardegna. Dal fiume si formano meravigliose cascate in prossimità delle quali è possibile fermarsi per un tuffo rigenerante in piscine naturali.

In Lombardia uno dei fiumi più puliti dove farsi il bagno è certamente il Ticino, chiamato anche il Fiume Azzurro. Sulle sue rive si trovano spiaggette di ciottoli bianchi o spiagge più particolari, come la spiaggetta Manera e Ferrario a Somma Lombardo, con un grande prato verde circondato da numerosi alberi. Sempre in Lombardia, sono balneabili anche l’Adda, il Serio e il Brembo.

In Emilia-Romagna scorre, invece, il Fiume Trebbia con le sue acque trasparenti certificate tra le più pulite di tutta Europa. Lungo il fiume è possibile rilassarsi e fare il bagno nelle acque turchesi di Ponte Organasco (Piacenza) oppure prendere il sole sulle spiaggette di Bobbio, Marsiglia e Ottone.

In provincia di Imola, poi, si possono ammirare le Cascate di Moraduccio che nascono dal fiume Santerno, un altro dei tanti fiumi balneabili della regione emiliana.

In Toscana, è possibile fare il bagno nel Fiume Cecina, famoso per il Masso delle Fanciulle, una piana da cui leggenda vuole che tre giovani donne, per sfuggire ai soprusi di un ricco possidente, si buttarono per morire annegate.

Nonostante l’Umbria sia l’unica regione del centro sud Italia senza sbocco sul mare, ha comunque una valida alternativa per un tuffo rinfrescante: in provincia di Terni, infatti, scorre il fiume Nera che scava delle magnifiche gole, creando una piscina naturale, le cui acque assumono le sfumature del turchese e dello smeraldo.

E poi, ancora, il fiume Anapo in Sicilia, il Rio Bussentino – nel Cilento- dove è possibile ammirare le cascate note con il nome “Capelli di Venere”, il fiume Candigliano nelle Marche, la Cascata del Marmarico in Calabria e il torrente Fer in Piemonte.

Sono solo alcuni dei fiumi balneabili del Belpaese: l’Italia, ricca di bellezze naturali, ha una lista lunghissima di fiumi puliti che vanno ad arricchire l’elenco dei corsi d’acqua europei in cui è possibile rigenerarsi e godere di paesaggi naturalmente straordinari. Un elenco a cui presto potrebbe aggiungersi (si spera) la Senna parigina.

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