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Meta Verified: cosa cambia per chi guadagna con i social?

Con un abbonamento mensile, gli utenti di Facebook e Instagram potranno acquistare la spunta blu, un tempo assegnata gratuitamente. Quali conseguenze per le persone che lavorano con queste piattaforme?
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26 luglio 2023 Aggiornato alle 10:00

Dopo Twitter, anche Meta, impresa statunitense fondata nel 2004 da Mark Zuckerberg, ha introdotto la possibilità di poter compare la spunta blu per le e gli utenti di Facebook e Instagram. Il costo è di 13,99 euro al mese se si acquista online e di 16,99 con app iOS e Android.

Quello che si dovrebbe ottenere, in cambio dell’abbonamento mensile, è una “maggiore protezione dai furti d’identità attraverso un monitoraggio proattivo dell’account” con lo scopo di “impedire il furto dell’identità di persone con un pubblico online in crescita”. Sarebbero presenti anche implementazioni per l’assistenza dedicata e “funzioni esclusive per esprimersi”, come sticker inediti per le storie su Instagram. (https://about.meta.com/technologies/meta-verified?)

Nel mondo dei content creator, in queste settimane, si discute molto della scelta di far pagare la spunta blu (ovvero la verifica del proprio profilo da parte di Meta) che una volta era assegnata per merito delle interazioni dell’utenza dei social network, in forma gratuita direttamente dal social.

Massimo Fiorio, esperto di digital pr e influencer marketing, spiega a La Svolta come, da professionista, legge questo cambiamento di rotta da parte di Meta e racconta come questa notizia è stata accolta nel mondo delle e dei creator digitali.

Cosa cambia, per chi guadagna da Instagram, con l’avvento della spunta blu a pagamento?

Per chi lavora con Instagram, non dovrebbe cambiare nulla perché, in un mondo giusto e corretto, le agenzie e i brand dovrebbero far lavorare le persone capaci (e non chi ha un simbolo azzurro vicino al nome). Non credo, dunque, assisteremo a grandi sconvolgimenti da questo punto di vista, anche perché le già citate agenzie e brand ormai hanno tutti gli strumenti per capire quali siano i profili con cui può aver senso lavorare. Il fatto che adesso tutti possano permettersi la spunta blu, avrà piuttosto un effetto negativo sulla percezione che fino a oggi si poteva avere dei profili certificati (gente famosa o comunque riconosciuta come “profilo conosciuto all’interno del social media per i più svariati motivi”), tenendo conto che, anche solo guardando i miei following, c’è stata un’esplosione di icone blu anche tra gente che è nota forse solo in famiglia.

Non avendo dati a disposizione, se non le testimonianze delle persone, come possiamo capire se aumenta davvero la visibilità e dunque il guadagno delle persone che lavorano attraverso i social network?

Le uniche cose che abbiamo a disposizione sono le promesse di Meta: se ti abboni avrai una migliore assistenza, una maggior protezione contro il furto dell’account, sticker esclusivi, la tanto desiderata spunta blu e una non ben definita “maggior visibilità”. Le poche testimonianze dirette che ho potuto ascoltare o leggere finora dicono che, parlando di visibilità dei contenuti postati, l’incremento è nullo. L’unica effettiva maggiore visibilità, credo si realizzi proprio da un punto di vista grafico: se lasci un commento e hai la spunta blu si nota sicuramente di più, quando “scrolli” i vari commenti sotto un post. Ma quando tutti o tantissimi avranno la spunta blu?

Immagino che qualcosa cambierà, se arriveremo a questo punto, sia per il lavoro delle aziende che per le decisioni da parte di Meta…

Se non aumenta la visibilità dei contenuti che una persona posta, non aumenta nemmeno l’interesse di eventuali brand desiderosi di investire. Inoltre vorrei ricordare che un’azienda non dovrebbe far lavorare chi ha la spunta blu ma le persone competenti nel proprio settore di riferimento. Se poi le due cose coincidono, tutti felici.

Un veloce appunto anche sulle promesse di “migliore assistenza” e “maggior protezione dell’account”: per quel che riguarda l’assistenza dicono che ora sarà possibile parlare con persone vere. L’unica testimonianza che ho visto in merito a queste premesse, era piuttosto negativa (“sembra comunque di parlare con un bot e le attese per le risposte sono lunghissime”, per riassumere), ma è una sola testimonianza, quindi per il momento sospendo il giudizio. Invece per la “maggior protezione” parlano di autenticazione a due fattori. Che c’è già. Vuol dire che la toglieranno alle persone che non pagano l’abbonamento?

Per facilitare il vostro lavoro, cosa pensi dovrebbe fare Meta (in termini di migliorie e rinnovamenti) per far sì che il meccanismo funzioni meglio e, più in generale, per ottimizzare Instagram?

Come prima cosa sarebbe sufficiente che l’applicazione funzionasse meglio. Tralasciando i momenti in cui è down a livello globale, i bug sono comunque all’ordine del giorno ed è incredibile che alcune funzioni basilari siano state introdotte dopo anni e anni (ad esempio la ricerca per parole chiave all’interno dei DM). Altra cosa molto bella sarebbe se non si riducesse sempre di più la visibilità dei contenuti postati.

Però è giusto che si faccia ciò che possa essere più proficuo e utile per le finanze. Puntare “sull’ego” delle persone, mettendo la spunta blu a pagamento, è stata una mossa senza dubbio utile in questo senso: pagare per avere un badge che faccia sentire gli e le utenti “di più” (personalmente penso che questo sia il motivo principale del 90% degli abbonati e delle abbonate). Poi sicuramente ci saranno anche persone che sperano in maggiore visibilità. Quando sentirò feedback positivi in merito alla spunta blu, penserò seriamente all’idea di provarla.

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