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A un’ora da Milano esiste un angolo di America

È il bosco Taxodi, oasi naturale dove i Tassodi, piante tipiche delle foreste della Florida, hanno trovato il loro habitat. E regalano ai visitatori l’atmosfera di un luogo fiabesco
Credit: Via bresciatoday.it
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6 agosto 2023 Aggiornato alle 18:00

A un’ora di auto e 2 ore di treno da Milano, dove il fiume Oglio incontra il Sebino - nei pressi del lago di Iseo – esiste un angolo di Florida: un luogo quasi fiabesco, un’oasi naturalistica tutta da scoprire, a metà tra magia e incanto, tra favola e realtà.

È il bosco Taxodi (o dei Tassodi) e si trova con esattezza a Paratico (Brescia): è un parco che sembra uscire da un dipinto naturalistico, con i suoi 20.000 metri quadrati di natura quasi incontaminata e bellezze botaniche e faunistiche, da ammirare passeggiando su una passerella di 300 metri che ne ricalca tutto il periplo e abbraccia il bosco per permettere di godere di un’oasi straordinaria, lontano dal caos della città.

Il nome del bosco - unico nel suo genere in Europa - deriva dal Taxodium Distichum (detto anche cipresso calvo o cipresso delle paludi), una conifera d’acqua originaria dell’America settentrionale e tipica delle foreste della Florida, che qui ha trovato un habitat ideale per la sopravvivenza e che, insieme al pioppo nero e al salice bianco, popola la zona: le particolarità di questa pianta sono gli alti fusti immersi in acqua e le sue radici respiratorie che fuoriescono dal suolo per aiutare la pianta a ottenere l’ossigeno necessario quando il terreno intorno è allagato.

Le origini di questo boschetto risalgono alla fine del 1800, quando l’allora sindaco di Sarnico (Bergamo), vi portò dal Canada alcune piantine di Tassodio per creare una barriera di contenimento per il terreno paludoso. Nel corso dei secoli, il bosco è stato poi trascurato e, abbandonato a se stesso, si è rinselvatichito.

Poco meno di 10 anni fa, però, nel 2014, grazie a un’opera di bonifica sono iniziati i lavori di recupero di quell’area che oggi è un’oasi protetta, dove trovano rifugio particolari specie di uccelli acquatici e animali come l’airone cenerino, che proprio nel Parco Taxodi viene a nidificare ogni anno tra gennaio e fine maggio (durante questi mesi di nidificazione il parco chiude al pubblico per preservare il benessere degli animali).

È un gioco di luci, di ombre e di specchi quello che si viene a creare in questo luogo spettrale, dove l’acqua riflette i lunghi rami degli alberi che si incrociano tra loro e dal terreno fuoriescono qui e lì le radici, come fossero piccoli folletti fatati che attraversano la palude.

Uno spettacolo, quello che si ammira nel bosco, aperto a tutti: grazie alla passerella in legno installata recentemente, è possibile visitare l’intero parco paludoso senza bagnarsi e godendosi una tranquilla passeggiata in famiglia all’insegna della natura.

Si può percorrere il sentiero in senso orario o in senso antiorario, a seconda della zona che si preferisce ammirare. Attenzione, però: i due percorsi sono distinti e si incontrano solo in un unico punto comune. Per godere di tutto il parco è necessario intraprendere entrambe le direzioni: una passeggiata della durata di circa 30 minuti per rigenerarsi e tuffarsi in una fiaba, a pochi chilometri dal frastornante capoluogo lombardo.

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