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Con questo caldo, curiamo il sottobosco!

L’estate è un po’ faticosa per la natura: le piantine si sono seccate, e sai cosa succede in questi casi? Basta una fiammella per far sì che queste brucino bene bene e in fretta
Credit: Illustrazione Rocco di Liso
Tempo di lettura 4 min lettura
23 luglio 2022 Aggiornato alle 08:00

C’era una volta, nel freschissimo regno di Frigolandia, un re ghiacciolo e una regina granita che, sposandosi, ebbero tanti sorbetti. Sembra una fiaba? È perché è una fiaba! Frigolandia non esiste, anche se è il posto dove tutti gli umani vorrebbero trasferirsi in questi giorni.

L’avrai notato anche tu: fa caldo, fa troppo caldo. Il sole picchia duro, sembra che il pianeta abbia un febbrone e non c’è giorno che passi senza che in televisione non si senta parlare di qualche brutto incendio. Da quando le bollette poi sono impazzite, i grandi hanno paura ad accendere il condizionatore, ché preferiscono avere la sensazione di un sederino in fiamme piuttosto che la certezza di un conto in banca a fuoco.

L’estate è una gran bella stagione: la scuola è finita, si esce al sole, si va al mare. È anche una stagione un po’ faticosa per la natura proprio a causa del sole e del caldo e, ovviamente e soprattutto, per colpa nostra. In queste ultime settimane non ha piovuto per niente, in Italia e nel mondo, e col caldo le piante si sono seccate. Lo saprai senz’altro ma le piante secche bruciano bene e in fretta. Basta un mozzicone di sigaretta, un falò, una grigliata spenti male e i boschi vanno a fuoco. Se vai a fare una gita con i tuoi genitori, ricordati sempre di dirgli di parcheggiare lontano dalle erbe secche, ché i motori caldi possono arroventare il suolo e far nascere un incendio.

La colpa degli incendi non sta solo nel caldo sempre più caldo, nella pioggia sempre meno pioggia e nelle grigliate esagerate. Una ragione per cui i grossi roghi di questi giorni ci sono stati, in Italia e in tanti altri paesi europei, è che non si cura il sottobosco. Il sottobosco è come il pavimento dei boschi: più il pavimento è sgombro e ordinato e minori sono i rischi di incendio.

Ti spiego: i roghi cominciano sempre dalle erbe secche, poi piano piano si mangiucchiano gli arbusti e poi, via via, si conquistano le piante più alte e arrivano fino alla cima degli alberi. Quando il sottobosco è bello pulito, senza erbacce o piante secche, le fiammelle non hanno niente a cui aggrapparsi e piano piano si scoraggiano e si spengono. A curare il sottobosco possono pensarci gli umani, per esempio tagliando via le piante secche e sostituendole con piante verdi e giovani che bruciano di meno. Ci possono pensare anche gli animali da pascolo che vanno ghiotti proprio di fieno e erba secca. Banchettano e, senza neanche accorgersene, ci fanno il favore di ripulire il sottobosco!

Sai qual è il nostro guaio, però? Che viviamo in un Paese che pensa che i problemi è meglio affrontarli quando arrivano e che non vale la pena giocare d’anticipo. È vero che pensare a tutto quello che potrebbe andare storto non è super divertente, però può tornarci utile. In Italia, per esempio, ora che ci sono tanti incendi si spendono un sacco di soldini per spegnerli. Ma i soldini andrebbero spesi anche e soprattutto per non farli scoppiare. Si dovrebbero spendere i soldini per tenere pulito il sottobosco, per far pascolare gli animali, per preservare i boschi e per insegnare alle persone a bivaccare senza rischi.

In Giappone, per esempio, dove da sempre ci sono tanti terremoti, incendi, eruzioni vulcaniche e maremoti, la pensano diversamente. Si preparano bene ai rischi, anche se poi magari non succede niente. In Giappone c’è una grande montagna bellissima a forma di cono che si chiama Fuji. Il Monte Fuji è un vulcano che se ne sta buono buono da secoli ma che, secondo lə espertə, potrebbe eruttare di nuovo. Detto fatto, si stanno già preparando a un eventuale risveglio della montagna. Mascherine, percorsi, rifugi: stanno pensando proprio a tutto. Ché un pensiero in più oggi vuol dire un sacco di grattate di capo in meno. E molti meno sederini ustionati. E TG riempiti solo di buone notizie.

Frigolandia non esiste: cerchiamo allora di prenderci cura ogni giorno di boschi, sottoboschi e animali per non dover passare le prossime estati ad aver paura di cose bellissime come il sole, il vento e le scampagnate nel bosco. Le cose belle devono tornare a essere solo belle. E questo dipende da noi e basta.

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