Diritti

Aborto Usa: i cattolici possono essere pro choice?

L’obiettivo della Catholics for Choice è eliminare lo stigma religioso che aleggia attorno ai fedeli per quanto riguarda i diritti riproduttivi e sessuali: l’interruzione di gravidanza “è assistenza sanitaria”, scrive
Credit: 1 / 1 Saul Loeb/AFP.
Valeria Pantani
Valeria Pantani giornalista
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24 luglio 2023 Aggiornato alle 17:00

Poco più di un anno fa, il 24 giugno 2022, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato la sentenza Roe v. Wade e, con lei, il diritto a livello federale di interrompere una gravidanza in modo legale e sicuro.

Oggi l’aborto è vietato in ben 14 Stati (Alabama, Arkansas, Idaho, Kentucky, Louisiana, Mississippi, Missouri, North Dakota, Oklahoma, South Dakota, Tennessee, Texas, West Virginia, Wisconsin), pur con eccezioni in alcuni Paesi per incesto e stupro. Circa 16 milioni di donne vivono a quasi 500 km di distanza da una clinica abortiva; ovviamente, a essere più colpite sono le donne povere e Bipoc.

E se, da una parte, molte organizzazioni pro life scendono in strada per difendere i loro ideali e lottare contro il diritto all’aborto, dall’altra un gruppo di cattolici (che, di norma, dovrebbero essere contrari all’interruzione di gravidanza) stanno cercando di inviare un messaggio: essere cattolici non significa non poter essere pro choice.

“L’aborto è assistenza sanitaria. È più sicuro che farsi togliere i denti del giudizio. L’accesso all’assistenza sanitaria è una questione di dignità umana. È così semplice” ha scritto su Twitter Catholics for Choice (Cfc), il cui obiettivo è eliminare lo stigma religioso che circonda i fedeli in tema di sessualità e diritti riproduttivi.

Secondo l’indagine condotta nel 2022 da Associated Press e NORC Center for Public Affairs Research, il 63% dei cattolici statunitensi ritiene che l’aborto dovrebbe essere legale in tutti o nella maggior parte dei casi; il Guttmacher Institute, invece, ha rilevato che nel 2014 il 24% delle pazienti che ha interrotto una gravidanza si identificava come cattolica.

Non a caso, nella sezione Faq di Catholics for Choice, alla domanda “I cattolici abortiscono?” la risposta è chiara e diretta: “, i cattolici abortiscono. Infatti, abortiscono allo stesso ritmo delle altre persone”. Secondo l’organizzazione, il credo nei diritti riproduttivi deriva dalla fede, e non “malgrado” la fede: «I cattolici sostengono in modo schiacciante l’aborto perché la fede ha insegnato loro i valori della giustizia sociale, del potere della coscienza individuale e della libertà religiosa», ha dichiarato Jamie Manson, presidente di Cfc, al Guardian.

Ogni volta che un fedele dichiara che “Nonostante, la mia fede, sostengo l’aborto”, viene rafforzato uno stigma anti abortista nei confronti dei cattolici, ha spiegato Manson. Per lui esistono 3 concetti che spingono la sua organizzazione e i suoi membri a definirsi pro choice; la prima è la nozione di coscienza individuale: «Il catechismo dice esplicitamente che, in tutto ciò che diciamo e facciamo, la nostra coscienza ci indica ciò che è giusto, non la chiesa - ha dichiarato - Quindi anche quando ciò che la nostra coscienza ci dice che è giusto è in conflitto con gli insegnamenti della chiesa, noi dobbiamo seguire la nostra coscienza».

Il secondo concetto è la giustizia sociale, che si scontra oggi con gli effetti negativi che la revoca della Roe v. Wade ha avuto nei confronti delle comunità emarginate e delle persone che vivono tutti i giorni sulla propria pelle razzismo, violenza, povertà; «Le stesse persone a cui noi cattolici dovremmo dare la priorità».

Infine, l’ultimo principio è il pluralismo religioso: «Ciò che i cattolici di destra stanno cercando di fare è tentare di codificare le proprie idee teologiche nel diritto civile - ha spiegato il presidente di Cfc - la nostra libertà religiosa garantisce non solo il nostro diritto di praticare le nostre convinzioni, ma di essere liberi dalle convinzioni degli altri e, quindi, i divieti e le restrizioni all’aborto ci tolgono la libertà religiosa».

Cfc, inoltre, porta avanti ciò che definisce il movable middle: ovvero, accoglie e ascolta le persone che non hanno ancora un’opinione riguardo il diritto all’aborto e che non si sentono le benvenute in nessuno dei 2 schieramenti polarizzati. «C’è molta disinformazione che la destra ha diffuso sull’aborto negli ultimi 50 anni e quindi forniamo loro fatti reali. Diamo loro uno spazio per discernere come si sentono riguardo all’aborto e creare un luogo sicuro per le persone per le quali è un problema complesso», ha spiegato Manson.

Per l’organizzazione è importante smantellare le false credenze relative all’aborto che aleggiano ancora attorno ai fedeli cattolici, che negli Usa sono quasi 62 milioni (18,7%) secondo gli ultimi dati risalenti al 2020. Per Manson è importante «recuperare la narrativa che abbiamo ceduto alla destra cristiana e dire “No, per la mia fede sostengono l’aborto”».

Tutti i giudici che 1 anno fa hanno annullato la Roe erano cattolici.

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