Ambiente

Gli acquisti di beni e servizi dei Comuni capoluogo sono “verdi” nel 72% dei casi

Lo attesta il 6° Rapporto dell’Osservatorio Appalti Verdi, che verifica l’applicazione del Green Public Procurement e dei Criteri Ambientali Minimi
Credit: Ádám Pálvölgyi
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7 luglio 2023 Aggiornato alle 21:00

In Italia i Comuni più grandi fanno acquisti green: a confermarlo è il 6° Rapporto dell’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente, pubblicato recentemente.

Il documento ha rivelato interessanti dati sull’applicazione del Green Public Procurement (Gpp) e dei Criteri Ambientali Minimi (Cam) nel 2022, sistemi che mirano a favorire l’acquisto di beni e servizi ambientalmente preferibili, promuovendo pratiche sostenibili e responsabili da parte delle amministrazioni pubbliche.

Secondo il rapporto, su un totale di 66 Capoluoghi analizzati, il 58% dei rispondenti ha ottenuto un’indice di performance Gpp/Cam pari al 72%. Nonostante nessun Capoluogo abbia raggiunto il 100% di adozione del Gpp, 6 di essi si sono distinti con un indice superiore al 90%: Teramo e Savona con il 95%, Ragusa, Padova, Cosenza con il 93% e Rimini con il 92%.

È interessante notare che, tra i 38 Capoluoghi esaminati, il 60% ha registrato un miglioramento nella propria performance Gpp rispetto al 2021: in particolare, Arezzo ha mostrato il miglioramento più significativo, con un aumento del 60% e un passaggio dal 18% del 2021 al 78% del 2022. D’altro canto, 12 Capoluoghi (il 34%) hanno invece visto una diminuzione nella loro performance. Pavia si è rivelato il Capoluogo meno virtuoso, registrando una flessione del 52%, passando dall’85% del 2021 al 33% del 2022. Due Capoluoghi, Belluno e Cremona, hanno mantenuto lo stesso valore del 2021, con un indice Gpp pari all’85%.

Guardando ai Comuni non capoluogo, che sono stati al centro dell’analisi in 325 casi, la media di adozione del Gpp si attesta al 51%. Tra questi, 15 Comuni (circa il 5% del totale) si sono distinti per performance eccellenti; 7 di essi hanno raggiunto un indice di performance Gpp/Cam compreso tra il 95% e il 100%, con Calenzano (Firenze) che si è distinto per essere un comune “100% Gpp. Inoltre, otto Comuni hanno raggiunto un indice compreso tra il 90% e il 95%.

Nonostante questi risultati positivi, il rapporto evidenzia anche alcune criticità che richiedono attenzione: la stesura dei bandi e la mancanza di formazione del personale dipendente rappresentano le principali sfide da affrontare per migliorare ulteriormente l’applicazione del Gpp e dei Cam.

In questo senso, dunque, una corretta redazione dei bandi e una formazione adeguata possono garantire una maggiore consapevolezza e competenza nel processo di selezione e acquisizione di beni e servizi ambientalmente sostenibili.

L’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente sottolinea l’importanza di un impegno continuo da parte delle amministrazioni pubbliche nel promuovere pratiche di acquisto sostenibili, che non solo contribuiscano alla tutela dell’ambiente, ma che abbiano anche un impatto positivo sulla salute dei cittadini e sull’economia locale. L’adozione del Gpp e dei Cam rappresenta un passo fondamentale verso la transizione verso un’economia circolare e a basse emissioni di carbonio.

Per affrontare le criticità individuate, l’Osservatorio raccomanda alle amministrazioni pubbliche di promuovere la formazione e la sensibilizzazione del personale coinvolto nei processi di acquisto, al fine di garantire una maggiore conoscenza e consapevolezza dei criteri ambientali da considerare. È essenziale fornire strumenti e risorse adeguate affinché i dipendenti possano comprendere l’importanza dell’acquisto sostenibile e applicare correttamente i Cam nei bandi di gara.

Le amministrazioni vengono dunque incoraggiate a collaborare con le imprese e i fornitori che offrono prodotti e servizi rispettosi dell’ambiente, al fine di favorire l’offerta di soluzioni sostenibili sul mercato: attraverso partenariati e dialogo con il settore privato, è possibile stimolare l’innovazione e favorire lo sviluppo di prodotti e servizi sempre più eco-compatibili.

Infine, l’Osservatorio mette in evidenza l’importanza di monitorare costantemente l’applicazione del Gpp e dei Cam e di condividere le migliori pratiche tra le amministrazioni locali. La trasparenza e lo scambio di esperienze positive possono infatti fungere da stimolo per migliorare l’efficacia delle politiche di acquisto sostenibile a livello nazionale e regionale.

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