Città

Se le città italiane (non) si sanno raccontare

Milano si lancia in una rivisitazione 2.0 (e molto milanese) di Babbo Natale: può piacere o meno, ma rimanda a una questione importante
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22 dicembre 2021 Aggiornato alle 12:21

Ha fatto discutere non solo Milano e i milanesi lo spot fatto circolare in questi giorni da Yes Milano, il “brand” (…è definito proprio così, nella presentazione) creato da Milano & Partners, agenzia messa in piedi dallo stesso Comune di Milano con l’appoggio anche delle Camere di Commercio di Milano stessa ma anche di Monza, Brianza, Lodi. D’altro canto Milano ormai da tempo è tornata decisamente al centro dell’immaginario popolare, nel bene e nel male. Non è più magari la “Milano da bere” anni ’80, ma ne è in qualche modo una versione 2.0: dinamica, internazionale, aperta all’innovazione. Sempre e comunque però: una Milano vincente, un po’ bauscia, e pronta prima di tutto a far marciare l’economia.

Identità che Yes Milano ha applicato anche al Natale e alla sua icona per antonomasia, Babbo Natale, raffigurato come un moderno e attivissimo consumatore di mezz’età. Lo spot può piacere o meno, senz’altro rinfocola l’eterna discussione attorno a una certa retorica “alla milanese” (che non può essere contestata senza ricordare comunque quanto effettivamente la capitale lombarda sia un luogo di energie, di occupazione, di innovazione). Ma quello che più ci interessa sottolineare è altro, è diverso, ed esce dal giudizio spicciolo.

Le città italiane hanno bisogno di comunicare e comunicarsi In modo vivo e distintivo, azzardando idee e narrazioni. La ricchezza di spirito, di storia, di tradizione e di personalità ha bisogno di essere “tradotta” in modo contemporaneo e dinamico, anche leggermente controverso e provocatorio in caso, senza restare sempre alla rappresentazione “da cartolina” che troppo spesso contrassegna ancora la comunicazione da marketing territoriale di casa nostra. Che l’Italia sia di per sé “cartolina” è vero, e innegabile – e non va certo rinnegato o nascosto. Ma una comunicazione più moderna, più vivace, più ironica e più fresca è, semplicemente, una priorità. Intanto, se non l’avevate ancora intercettato, ecco un assaggio del Babbo Natale 2.0 “alla milanese”: