Diritti

Contraccezione accessibile? Un vantaggio per tutti

Secondo lo studio della fondazione Kff, rendere gratuiti gli anticoncezionali aumenta del 40% la probabilità di usarli, soprattutto per le donne non assicurate che ricevono assistenza sanitaria attraverso il Title X
Credit: Klaus Nielsen
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
30 giugno 2023 Aggiornato alle 19:00

Più di anno fa la vita di milioni di donne negli Stati Uniti ha subito un drastico cambiamento: quando, il 24 giugno 2022, la Corte Suprema ha revocato il diritto all’aborto, numerosi Stati hanno vietato o limitato l’accesso alla pratica.

Oggi più di 23 milioni di donne in età riproduttiva vivono in uno dei 18 stati in cui vige un divieto di aborto.

Più di 5,5 milioni di donne vivono in Stati in cui le restrizioni sono state adottate ma sono in attesa di essere impugnate in tribunale. I divieti sull’aborto non oltre le 12 settimane di gravidanza sono in vigore in quasi tutti gli Stati del Sud-Est, anche se alcuni non sono in vigore.

In questo contesto, «l’accesso alla contraccezione è diventato più importante che mai in seguito alla decisione della Corte Suprema e alla conseguente crisi per la salute delle donne», ha spiegato il Presidente Joe Biden, che la scorsa settimana ha firmato un ordine esecutivo che mira a rafforzare l’accesso alla contraccezione negli Usa. Mentre gli Stati a guida repubblicana cercano di ridurre l’accesso anche all’assistenza sanitaria riproduttiva.

Un nuovo rapporto della Kaiser Family Foundation, una fondazione senza scopo di lucro che si occupa di assistenza sanitaria negli Stati Uniti, mostra che rendere la contraccezione gratuita per le donne a basso reddito e non assicurate potrebbe prevenire molte gravidanze e aborti non pianificati.

Lo studio sottolinea l’importanza di renderla accessibile, in particolare per le donne che ricevono assistenza sanitaria attraverso il Title X, un programma di sovvenzioni federali che offre servizi di pianificazione familiare per le persone a basso reddito.

Studi precedenti hanno mostrato che sono proprio le donne con un basso reddito ad avere maggiori probabilità di avere una gravidanza non pianificata. I risultati del nuovo studio mostrano che queste persone sono fortemente vincolate dai costi della contraccezione.

Il team di ricercatori, composto da Brittni Frederiksen, Usha Ranji, Michelle Lungo, Karen Diep e Alina Salganicoff, hanno preso in considerazione circa 1.600 donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni non assicurate che dovevano sostenere spese non sostenute per l’acquisto di contraccettivi e che si recavano in un centro sanitario finanziato dal Title X: circa la metà di loro ha ricevuto un buono per coprire i costi della contraccezione e l’altra metà ha ricevuto cure al costo standard. Chi ha avuto la possibilità di ricevere la contraccezione gratuita, aveva il 40% in più di probabilità di adottare una qualsiasi forma di contraccezione ed era più probabile che scegliessero metodi più duraturi ed efficaci.

Lo studio, pubblicato dal National Bureau of Economic Research, rileva che l’eliminazione dei costi della contraccezione per le donne che si affidano al Title X a livello nazionale ridurrebbe le gravidanze indesiderate del 5,3%, i tassi di natalità del 3,9% e gli aborti dell’8,3%, oltre a far risparmiare 1,43 miliardi di dollari nel primo anno del programma.

Secondo un sondaggio della Kff del 2022, circa 1 donna sessualmente attiva su 6 che non desiderava una gravidanza non utilizzava la contraccezione per prevenirla. E tra quelle che la usavano, circa un quarto non utilizzava il metodo che avrebbe voluto. Le ragioni per cui non si ricorre alla contraccezione variano, ma i risultati dell’ultimo report mostrano quanto possa influire il costo degli anticoncezionali.

Tra le donne che si sono rivolte ai centri sanitari alla ricerca di uno Iud (Intra Uterine Device, dispositivo intrauterino), che noi conosciamo come “spirale”, la maggior parte di quelle che non hanno ricevuto un voucher ha scelto un contraccettivo meno costoso rispetto alla loro preferenza iniziale. Ma circa tre quarti di chi ha avuto un buono ha ricevuto uno Iud, come previsto.

«Se togliamo il costo dal tavolo, vediamo che le decisioni delle donne cambiano molto», ha detto alla Cnn l’autrice della ricerca Martha Bailey, docente di economia all’Università della California Los Angeles. «È una leva politica semplice per consentire alle donne di ottenere il metodo contraccettivo che desiderano, il che, a nostro avviso, dovrebbe anche ridurre molte gravidanze indesiderate che potrebbero concludersi con un aborto».

Lo dimostrano i numeri: la probabilità di una gravidanza non pianificata, con questo metodo, è stata ridotta di almeno il 30% tra coloro che hanno ricevuto un voucher per la contraccezione gratuita.

L’ordine esecutivo di Biden prevede una richiesta di finanziamento da 512 milioni di dollari per il Title X nel bilancio 2024, con un aumento dei fondi del 76%. Ma, secondo Bailey, destinare specificamente quel denaro a rendere la contraccezione gratuita sarebbe stato preferibile. La maggior parte dei piani di assicurazione sanitaria privata, in base all’Affordable Care Act, è tenuta a offrire una copertura per la contraccezione senza costi aggiuntivi. Ma chi si affida al Title X non ha ancora questo diritto.

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