Diritti

Francia, contraccezione gratuita per le donne fino a 25 anni

Calo della contraccezione tra le giovani donne per motivi economici, Parigi vara una misura per favorirne l’uso
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25 ottobre 2021 Aggiornato alle 17:49

Quasi realtà la misura che prevede in Francia la contraccezione gratuita per tutte le donne fino ai 25 anni. In attesa del voto di bilancio e dell’approvazione del Senato, L’Assemblea Nazionale francese ha incluso nel budget 2022 per la sicurezza sociale, la copertura da parte dello Stato del costo del controllo delle nascite delle giovani donne. Tra i motivi, il calo della contraccezione femminile per motivi economici.

“Assurdo che le donne non possano proteggersi da una gravidanza indesiderata, se decidono di farlo, perché costa troppo”, aveva dichiarato a settembre il ministro della Sanità francese Olivier Vèran, in occasione della proposta della nuova misura - nel Paese la contraccezione è già gratuita per le ragazze fino a 18 anni.

Tre milioni di donne potrebbero beneficiare della nuova norma, con un costo annuo stimato per lo Stato di 21 milioni di euro. Dopo l’atteso via libera al bilancio, la misura entrerà in vigore il 1° gennaio 2022 e coprirà il 100% del pagamento dei costi necessari per la contraccezione, compresa una consultazione all’anno con un medico o un’ostetrica, esami biologici insieme ai contraccettivi stessi.

Negli stessi giorni il governo irlandese ha approvato un finanziamento per coprire la contraccezione femminile gratuita per la fascia d’età 17-25 e il relativo supporto medico delle giovani donne.

Secondo la fotografia dell’Atlante della Contraccezione europea, nel 2020 in Francia il 90,1% della popolazione ha avuto accesso alla contraccezione con l’implemento di politiche di rimborsi e copertura da parte dello Stato - in Belgio il 96,4%, in Italia il 59,3%. L’accesso alla contraccezione nel nostro Paese è infatti disomogeneo e cambia da regione a regione, a seconda dei diversi piani adottati dai consigli regionali: secondo Aidos, l’associazione italiana donne per lo sviluppo, si registra un divario tra regioni del nord, in cui c’è più accesso ai contraccettivi, e regioni del sud, con alcune eccezioni. Nel 2008 la Puglia è stata la prima regione italiana a distribuire gratis i contraccettivi, come l’anello vaginale e altri metodi ormonali, alle donne di meno di 24 anni. Nel 2020, solo in 6 regioni italiane i contraccettivi erano gratuiti.