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Zan Alessandro: chi è?

Il 1° giugno si apre il Mese del Pride. 30 giorni per imparare e condividere storia, cultura, lessico e personaggi Lgbtqai+ e formare “Le parole dell’orgoglio”, un vero e proprio vocabolario, dalla A di Arcigay alla Z di Zedsexual
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 2 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 08:16

Alessandro Zan (Padova, 4 ottobre 1973) è un politico e attivista italiano.

Esponente della comunità Lgbtq+, nel 2004 è stato tra i promotori dei PACS (una forma di unione civile mai entrata nell’ordinamento italiano), ma è noto soprattutto per aver promosso e ottenuto il primo registro anagrafico italiano delle coppie di fatto, aperto anche alle coppie omosessuali e, soprattutto, come relatore del disegno di legge (noto, appunto, come Ddl Zan) contro l’omofobia, la transfobia, la misoginia e l’abilismo.

Il titolo del Ddl, approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati il 4 novembre 2020, era “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità” e recuperava una lunga battaglia, iniziata negli anni ‘80, per introdurre nell’ordinamento italiano una norma a tutela delle vittime di odio basato su alcune caratteristiche che oggi non sono tutelate dalla legge Mancino (legge 25 giugno 1993, n. 205) che sanziona e condanna frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all’odio, l’incitamento alla violenza, la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali.

Il Ddl Zan è stato bocciato al Senato il 27 ottobre 2021. Il 4 maggio 2022 il segretario del partito Enrico Letta, insieme allo stesso Zan e alle senatrici Malpezzi e Monica Cirinnà aveva ripresentato il Decreto, che non è però mai stato esaminato ed è decaduto.

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