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Luxuria Vladimir: chi è?

Il 1° giugno si apre il Mese del Pride. 30 giorni per imparare e condividere storia, cultura, lessico e personaggi Lgbtqai+ ma anche per formare “Le parole dell’orgoglio”, un vero e proprio vocabolario, dalla A di Arcigay alla Z di Zedsexual
Credit: supereva.it
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 16:09

Vladimir Luxuria (Foggia, 24 giugno 1965) è un’attivista, politica, attrice e opinionista italiana, prima persona transgender a essere eletta nel Parlamento di uno Stato europeo.

Il suo impegno nel movimento per i diritti della comunità Lgbtqai+ risale agli anni ottanta, quando è entrata a far parte del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di Roma. Nel 1993 ne è diventata direttrice artistica, organizzando la serata di autofinanziamento Muccassassina, che negli anni diventa una delle più importanti della Capitale e d’Italia. L’anno successivo, con Imma Battaglia e Vanni Piccolo è stata tra gli organizzatori del primo Gay pride d’Italia, che si tenne a Roma il 2 luglio 1994 e al quale parteciparono circa diecimila persone.

Dal 2006 al 2008 è stata eletta deputata della XV legislatura durante il governo Prodi II, correndo come indipendente con Rifondazione Comunista di Fausto Bertinotti. Prima di lei, nessuna persona transgender era mai stata eletta in Parlamento in Europa.

Durante il suo mandato è stata promotrice e firmataria di diverse proposte di legge, tra cui la n. 2733 del 2007 (Norme in materia di diritti e libertà delle persone transgenere) di cui è stata prima firmataria. La legge, ispirata alla legislazione tedesca e in particolare alla legge 10.9.1980, n. 1654, proponeva la possibilità di chiedere il cambio dei dati anagrafici anche prima dell’operazione di riassegnazione chirurgica del sesso. La proposta non è mai stata approvata, ma nel 2015 una sentenza della Corte Suprema di Cassazione ha stabilito che l’intervento di riassegnazione di genere non è obbligatorio per chiedere il cambio di genere all’anagrafe.

Luxuria non si è mai sottoposta a intervento chirurgico di riassegnazione di genere. Anche per questo, i suoi oppositori politici e haters hanno ripetutamente invalidato la sua identità di genere, facendole ripetutamente deadnaming e accusandola a più riprese di “essere un uomo”, come nel caso della deputata Elisabetta Gardini che nel 2006, dopo aver incrociato Luxuria in uno dei bagni di Montecitorio, ha tentato di cacciarla dicendole “tu sei un uomo, non puoi stare qui devi andare nel bagno degli uomini”.

In seguito, Forza Italia, lo schieramento di Gardini, ha proposto di creare un bagno ad hoc.

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