Ambiente

Galapagos: pericolo marea nera rientrato?

Lo sversamento in mare di oltre 1.000 litri di gasolio è avvenuto durante il rifornimento di una barca. Tempestive le azioni per arginare la macchia e proteggere uno dei più straordinari scrigni di biodiversità
Credit: Via indiatimes.com
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26 giugno 2023 Aggiornato alle 13:00

Da un errore umano una perdita che poteva diventare fatale per il delicato ecosistema delle Galapagos.

In uno dei più preziosi scrigni della biodiversità al mondo nei giorni scorsi si è infatti verificato un incidente che ha comportato lo sversamento di circa 300 galloni, oltre 1.000 litri, di gasolio in mare.

In questa zona estremamente importante del mondo per la conservazione delle specie, costituita dal Parco nazionale delle Galapagos, durante una operazione di riempimento del serbatoio di una nave turistica nell’isola di Santa Cruz è stato commesso un errore da parte degli addetti ai lavori che stavano rifornendo uno yacht.

L’incidente ha portato, nella area fra Punta Carrión e il Canale di Itabaca, all’improvviso sversamento di carburante: dai rettili agli uccelli marini sino ai pesci la fuoriuscita poteva risultare estremamente dannosa per gli ecosistemi, ma per fortuna anche se solo in parte è stata arginata.

Nell’area è stata infatti immediatamente predisposta una sorta di recinzione per impedire alla macchia di gasolio di espandersi e sono stati utilizzati solventi ecologici capaci di fermare l’avanzata dell’inquinamento.

Attualmente, dicono le autorità dell’Ecuador, la situazione sarebbe sotto controllo mentre proseguono le attività di bonifica. I ranger del Parco nazionale delle Galapagos, si legge su alcuni media locali, “sono immediatamente intervenuti per minimizzare l’impatto ambientale e il danneggiamento dell’ecosistema che dal 1978 è Patrimonio naturale dell’umanità dell’Unesco. Nella zona marina colpita è stata collocata una recinzione per impedire l’espandersi del carburante, con l’utilizzazione anche di una importante quantità di solventi”.

Per fortuna, dopo ore di lavoro, le condizioni sembrano essere meno preoccupanti del previsto ma per gli abitanti e le istituzioni impegnate nel proteggere l’ambiente in queste straordinarie isole di formazione vulcanica al largo dell’Ecuador, per qualche ora è sembrato di rivivere l’incubo del dicembre 2019 quando, in una delle più recenti criticità fra le diverse che nel tempo hanno colpito l’arcipelago, ci fu un importante sversamento di gasolio (oltre 2.000 litri) dovuto dal rovesciamento di una chiatta.

L’incidente avvenne nel porto dell’isola di San Cristobal, l’isola più orientale, e anche in quel caso il potenziale grave disastro fu scongiurato grazie alla tempestiva attivazione dei protocolli d’emergenza per contenere la fuoriuscita di carburante.

Sia l’ultimo incidente che quello del 2019 ci ricordano comunque la fragilità di un luogo unico al mondo che troppo spesso, a causa delle azioni dell’uomo, è minacciato da inquinamento e fuoriuscite di carburante in mare.

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