Futuro

Le nuove regole Ue sulla sicurezza dei prodotti

Le norme appena entrate in vigore, grazie al General Product Safety Regulation, regolamentano il mondo dei negozi e dei portali con misure più stringenti per le imprese che producono articoli specifici
Credit: Karolina Grabowska
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15 giugno 2023 Aggiornato alle 12:00

Si chiama General Product Safety Regulation, o Gpsr, ed è il regolamento dell’Unione europea sulla sicurezza generale dei prodotti. La versione aggiornata del documento, il numero 988 del 10 maggio 2023 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 23 maggio -, è appena entrata ufficialmente in vigore per sostituire misure obsolete con procedure più stringenti. Inizierà a essere applicata il 13 dicembre 2024.

La Commissione europea, con queste nuove norme, intende stare al passo con le evoluzioni e i mutamenti che hanno modificato continuamente e rapidamente la nostra società in questi due decenni, anche dal punto di vista della sicurezza dei prodotti e dei comportamenti dei consumatori.

Tra i principali fattori che hanno influenzato questi ambiti ci sono la digitalizzazione sempre più pressante, le nuove tecnologie di ultima generazione e la globalizzazione delle reti di rifornimento.

Il regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti si propone quindi come un nuovo strumento che aspira a modernizzare il quadro giuridico europeo. Così il Gpsr attribuisce obblighi e standard specifici alle aziende per garantire la sicurezza delle loro produzioni. Le sue indicazioni si applicano ai prodotti non alimentari e a tutti i canali di distribuzione.

L’obiettivo del provvedimento infatti è fronteggiare la divaricazione dei canali di acquisto, la cui divisione tra esercizi fisici ed e-commerce è ormai consolidata: in questo modo ai cittadini europei saranno proposti esclusivamente prodotti sicuri, “a prescindere dalla loro origine e modalità di vendita”, come spiega la Commissione.

Il documento presenta alcuni elementi di novità: tutte le parti interessate devono attuare il cosiddetto “principio di precauzione”; gli obblighi in materia di sicurezza valgono sia per gli operatori economici sia per i fornitori di mercati online; vengono rafforzati i requisiti di tracciabilità del prodotto e le misure relative alla vigilanza del mercato.

Inoltre è prevista la “Notifica” degli incidenti alle autorità da parte delle imprese, attraverso la piattaforma Product Safety Business Alert Gateway.

Oltre a commercializzare solo prodotti sicuri, le imprese sono tenute a informare i consumatori su tutte le caratteristiche degli articoli che forniscono e ad assicurarsi che i prodotti pericolosi presenti sul mercato siano rintracciabili, in modo da poterli rimuovere facilmente per evitare rischi per i consumatori.

Infine vengono fissate norme specifiche su come gestire i richiami di sicurezza dei prodotti, compreso un modello obbligatorio di avviso di richiamo e il diritto di ricorso per i consumatori.

Ai sensi della direttiva, un prodotto è sicuro se soddisfa tutti i requisiti previsti dalla legge europea o nazionale. Le categorie interessate sono soprattutto i giochi, gli apparecchi elettronici e i cosmetici mentre sono esclusi farmaci, dispositivi medici e alimenti, perché rispondono a una legislazione distinta.

Nell’ambito del regolamento poi è attivo il Safety Gate, il sistema di allarme rapido dell’Ue per i prodotti non alimentari pericolosi: consente alla Commissione e alle autorità nazionali di condividere tempestivamente le informazioni su articoli presenti sul mercato.

Gli ultimi alert, a esempio, riguardano una crema per le mani e un profumo che presentano rischi chimici o un trattore che può causare lesioni. Molti avvisi si concentrano su articoli per bambini: ci sono giocattoli di legno, passeggini e felpe con cappuccio che possono risultare pericolosi.

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