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Crossdressing: cosa indica?

Il 1° giugno si apre il Mese del Pride. 30 giorni per imparare e condividere storia, cultura, lessico e personaggi Lgbtqai+ ma anche per formare “Le parole dell’orgoglio”, un vero e proprio vocabolario, dalla A di Arcigay alla Z di Zedsexual
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 2 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 11:29

Crossdressing. Un crossdresser è una persona che si veste (in tutto o in parte) come un membro di un genere che non è allineato con il sesso assegnato alla nascita.

Il crossdressing è un atto di espressione di genere e quindi non un indicatore dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere di una persona.

Il termine crossdressing viene spesso confuso con “travestitismo”, ma in realtà le due parole non sono esattamente sinonimi. Il travestitismo, infatti, è solitamente associato all’omosessualità e alla transessualità, mentre crossdressing è un termine neutro, che non si carica di connotazioni sessuali.

“Travestitismo”, inoltre, viene utilizzato per indicare un feticismo, che consiste nel provare piacere nell’indossare gli abiti generalmente identificati con l’altro sesso; viene definita anche una “parafilia”, ovvero “disturbi psicosessuali caratterizzati dal fatto che chi ne è affetto deve, per ottenere eccitamento o soddisfazione sessuale, perseguire fantasie o compiere atti anomali o perversi”.

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