Wiki

Consoli: chi è?


Il 1° giugno si apre il Mese del Pride. 30 giorni per imparare e condividere storia, cultura, lessico e personaggi Lgbtqai+ ma anche per formare “Le parole dell’orgoglio”, un vero e proprio vocabolario, dalla A di Arcigay alla Z di Zedsexual
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 09:00

Luciano Massimo Consoli, conosciuto come Massimo, (Roma, 12 dicembre 1945 – 4 novembre 2007) è stato uno dei pionieri del movimento di liberazione omosessuale italiano e uno studioso della storia dell’omosessualità, la cui militanza istrionica si è svolta in seno al movimento omosessuale seppure in maniera indipendente.

Già dal 1964 aveva creato circoli studenteschi formalmente innocui i cui propositi reali erano però “rivoluzionari”: all’interno de Il Vascello, circolo studentesco che organizzava escursioni per la città, pomeriggi al cinema e cene, si celava La Rivoluzione è Verde, la vera anima dell’associazione: lo scopo di questo gruppo segreto era non era solo la liberazione omosessuale, ma una trasformazione radicale della società che spaziava dalla riforma sessuale all’importanza da dare ai giovani, dall’aborto alla censura sino alla liberalizzazione del linguaggio.

Nel 1966, nacque invece ACR-1, l’Associazione Culturale ROMA-1. Il nome è, ancora una volta, studiato per trarre in inganno dissimulando i veri obiettivi dell’associazione: ROMA, infatti, non è che l’acronimo per “Rivolta Omosessuale dei Maschi Anarchici”, mentre il numero “1” dovrebbe indicare che questa rappresenta solo la una fase iniziale dell’associazione.

“Anarchico” prescinde il reale significato politico del termine ed è utilizzato solo per indicare l’ardore rivoluzionario e la rabbia alla base degli ideali di ACR-1. Nel 1968-69 sui muri dei quartieri romani apparvero scritte che inneggiavano alla “Rivolta Omosex” e alla “Rivoluzione Omosessuale” accanto cui compariva la croce polisessuale, simbolo inventato dallo stesso Consoli - che fu pressoché l’unico autore delle scritte - per dimostrare l’universalità e la pervasività del sesso.

A lui si deve il primo documento teorico italiano sull’omosessualità rivoluzionaria italiana: nel 1969, pubblicò la Carta di Amsterdam (il cui significativo sottotitolo era “Per i diritti degli omosessuali”), una sorta di decalogo programmatico per la costituzione di un movimento gay. Sulla base di questo breve elenco, nei due anni successivi avrebbe elaborato il Manifesto Gay, (Manifesto per la rivoluzione morale: l’omosessualità rivoluzionaria) che si fregiava dell’intervento di molte personalità europee attive all’interno dei movimenti di liberazione.

Consoli comprese la necessità di un approfondimento teorico della realtà omosessuale, modificando nuovamente il nome dell’associazione e dandole un’impostazione maggiormente sociologica il 19 maggio 1973 nasceva il CIDAMS, Centro Italiano per la Documentazione delle Attività delle Minoranze Sociali. Nel febbraio 1976 sarebbe stato ribattezzato Ompo’s (Organo del Movimento Politico degli Omosessuali). Lo stesso anno, provocatoriamente, Consoli unì in matrimonio alcune coppie omosessuali officiando, il 2 settembre, una sorta di rito laico presso la sede dell’associazione.

Autore di una quarantina di volumi, tra testi autografi e traduzioni, nel corso della sua pluridecennale attività Consoli ha raccolto un archivio internazionale sull’omosessualità, oggi custodito presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma e presso la sede del Gay Center a Roma.

Leggi anche
Lgbtq+
di Costanza Giannelli 5 min lettura
Lgbtq+
di Costanza Giannelli 2 min lettura