Ambiente

Il portale web che racconta la difesa degli oceani

Lanciato il 30 maggio, aroundtheblue.org documenterà tappa dopo tappa la nuova impresa di Giovanni Soldini e il trimarano Maserati: un giro del mondo per studiare l’ecosistema marino
Credit: Jeremy Bishop
Tempo di lettura 4 min lettura
31 maggio 2023 Aggiornato alle 16:00

Giovanni Soldini e il trimarano Maserati sono impegnati nel giro del mondo. Qualcuno lo aveva notato, ma pochi ne avevano compreso il reale motivo. Ora il mistero è stato svelato.

Non si tratta di un’impresa meramente sportiva ma di una missione dallo spirito ecologista che, affiancandosi al programma agonistico del navigatore milanese, vuole raccontare al grande pubblico la bellezza e la fragilità del mare, attraverso il neonato portale aroundtheblue.org: parole, video e immagini documenteranno sul web 44.000 miglia di navigazione con partenza e ritorno a La Spezia, seguendo le antiche rotte commerciali attraverso il Mediterraneo, l’Oceano Atlantico, il Mar dei Caraibi fino al Pacifico, il Mare Cinese e l’Oceano Indiano.

Una narrazione che si sdoppia tra la riscoperta di luoghi incontaminati e l’analisi scientifica, grazie anche al contributo di ricercatori, attivisti, università, enti di ricerca e aziende votate alla sostenibilità: aroundtheblue.org ambisce, insomma, a diventare un punto di riferimento per i temi legati alla salute degli oceani e al cambiamento climatico, ma vuole essere anche un luogo di partecipazione attiva, aperto a chiunque voglia fare la propria parte nella lotta contro il degrado ambientale, lo sfruttamento intensivo delle risorse, la perdita di biodiversità e l’inquinamento.

«Quest’anno - ha dichiarato Soldini - il trimarano Maserati Multi70 ci accompagnerà per il mondo lungo una rotta scientifica, in un viaggio di ricognizione ambientale. Raccoglieremo dati utili a monitorare lo stato di salute dell’oceano, incontreremo team di scienziati e specialisti, scopriremo quali soluzioni sono allo studio, quali difese stiamo escogitando, quali processi di rigenerazione possiamo attivare e come possiamo impiegare la tecnologia per espandere e accelerare l’azione di contrasto all’impatto del cambiamento climatico. L’oceano può fornirci tante risposte e ispirare molte azioni decisive».

Per lanciarsi in questa avventura, la barca di Soldini negli ultimi mesi ha subito importanti modifiche volte a trasformarla effettivamente in un mezzo a impatto zero, a partire dall’installazione di un impianto di pannelli da 4,5 kilowattora in grado di produrre circa 5 volte l’energia che il multiscafo di 21 metri consuma in navigazione. Il resto viene immagazzinato in un batterie al litio da 12 kilowattora sufficienti a coprire i consumi di bordo per 3 giorni anche in assenza di pannelli solari.

In più, il Multi70 è stato dotato di propulsore elettrico da 15 kilowatt e grazie all’installazione di Ocean Pack, un dispositivo preposto a misurare la temperatura, la salinità, la connettività e la concentrazione di anidride carbonica nelle acque in superficie, è diventato una vera e propria barca-laboratorio per raccogliere dati che saranno poi messi al servizio della comunità scientifica.

«Il fatto che una barca da corsa che percorre così tante miglia - ha commentato Soldini - possa in qualche modo contribuire ad aiutare la comunità scientifica a capire meglio cosa succede in mare, è prezioso. Dobbiamo agire, ma non possiamo procedere se non educandoci, studiando, osservando e mappando i meccanismi che regolano l’oceano. Sarebbe bello che una flotta sempre più grande si unisse alla ricerca accelerando i progressi della conoscenza e dell’azione collettiva».

A conclusione del giro del mondo, l’avventura di Soldini troverà forma anche in un docufilm, diretto da Sydney Sibilia e in esclusiva su Prime Video dal 2024.

Per approfondire, visita Bolina.it

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