Diritti

La scomparsa del colore politico

Il corpo del capo - o della capa - ha ancora un colore? Piccolo viaggio nell’incoerenza cromatica italiana
Cristina Sivieri Tagliabue
Cristina Sivieri Tagliabue direttrice responsabile
Tempo di lettura 4 min lettura
6 maggio 2023 Aggiornato alle 07:00

Da quando è uscita questa cosa dell’armocromista di Elly Schlein su Vogue, nei siti così come nelle chat se ne vedono di tutti i colori. In una in particolare che amo molto un imprenditore ha postato una finta cover di Vogue con un Karl Marx elegantissimo, in rosso dalla testa ai piedi, che mi ha dato da pensare. È proprio vero che è l’ultimo dei comunisti rossi: che se una volta i colori per i partiti avevano un significato, ora - sarà che occorre declinare i tono su tono corretti sull’incarnato - la “dittatura” del colore politico è proprio scomparsa.

Rosso comunista? Ma se è Giorgia Meloni che indossa gli abiti rossi più eleganti sia su Wikipedia che nei palazzi di mezzo mondo. Azzurro Forza Italia? Sì, qualche anno fa l’uniforme di Silvio Berlusconi era una camicia azzurra con il classico blazer blu. Ora però i toni si sono fatti più drammatici, più scuri, soprattutto nel week-end. Non il nero, certo, ma la camicia blu pieno, con la giacca blu scuro, o il maglioncino blu notte: invece che “distendere” - come sarebbe dell’azzurro - il blu scuro richiama la calma, se non la sedazione. Diciamolo.

Ma veniamo appunto al Pd, che dovrebbe esser l’erede del carminio, del colore della passione politica per antonomasia: Elly Schlein indossa i trench come fossero il nuovo Eskimo - forse - anche in manifestazione il 25 aprile, e il colore è verde scuro. Oppure, su Vogue, mi sembra di intuire un verde militare. Durante l’apertura della sua “campagna” alla conquista del Pd era in blu elettrico e ancora, spesso, indossa una giacca azzurro carta da zucchero. Di rosso è rimasto il foulard attorno al collo, a ricordare le lotte partigiane. Ma il colore rosso - Krzysztof Kieślowski avrebbe detto che è importante, come le parole - quello la sinistra l’ha abbandonato. E non credo sia solo una questione di “affinità” e abbinamenti.

Il verde militare, appunto, me lo sarei aspettato di più da un Salvini, tempo fa alla ricerca della Secessione. E invece nonostante il colore abbinato alla Lega sia un verde smeraldo in stile Gucci, Matteo ama molto indossare camicie bianche. E nonostante rimarrà indimenticabile la sua copertina a torso nudo sulla rivista Oggi (il Salvini Desnudo - così citava il titolo - era accompagnato nel lettone solo da una cravatta verde) le sue felpe pop che abbracciano il corpo del capo sono per lo più declinazioni di blu.

E che dire dell’altro maschio di sinistra, quello del “popolo viola” dei Cinque Stelle. Erano viola, no? Sì lo so che se un colore politico è uno striscione, non per questo dovrebbe diventare un’uniforme, ma per favore, fatemi terminare il gioco perché invece se si sceglie un colore per il proprio partito politico bisognerebbe anche un po’ frequentarlo.

Osservo un Giuseppe Conte abbracciare una Elly Schlein in manifestazione, una Elly che indossa una giacca bordeaux ma vedo lui, tassativamente e rigorosamente sempre in camicia bianca e giacca blu. L’avvocato del popolo anche al mare indossa costume blu e t-shirt abbinata. Che seriosità. Che lontananza dalla prima giacca addosso Beppe Grillo, quel giorno in cui un terzo del Parlamento era stato eletto con il simbolo delle Cinque Stelle gialle! Beppe Grillo, non in viola ma follemente coperto dalla testa ai piedi con un cappuccio con occhiale incorporato, che sembrava avesse un lifting da nascondere o volesse proteggersi dal virus della politica. Il virus del consociativismo, quello che poi è arrivato, suo malgrado. E col Covid ha visto il suo movimento trasformarsi in partito. Con buona pace del “colore viola”. Quello preferito, quando la intervistai 20 anni fa, anche da Alba Parietti. O forse era il film?

PS. La più furba di tutti, anche se val di più lei del suo partito, è Emma Bonino. Vedi a scegliere l’arcobaleno come colore per il logo. Non devi mantenere nessuna promessa!

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