Ambiente

Fuorisalone, “Grow together, Grow green”: l’incontro tra natura e architettura

Una struttura di 30 mq per 6 metri; all’interno, 6.000 piantine diverse. Una volta terminata la Design Week, le piccole alberature non adottate dai visitatori saranno accolte dal parco Nord di Milano
Credit: Topotek1
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21 aprile 2023 Aggiornato alle 09:00

Gli alberi, se coprono almeno il 30% della superficie urbana, sono in grado di diminuire di mezzo grado Celsius le temperature in città e arginare le ondate di calore estive, spiega lo studio pubblicato su Lancet, Countdown on health and climate change. È da questa idea che nasce l’installazione site-specific Grow together, Grow green / 10k+: ideata dallo studio di architettura berlinese Topotek 1 in collaborazione con Landscape Festival, è possibile ammirarla durante la Design Week 2023 nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano. L’opera fa parte della mostra-evento INTERNI Design Re - Evolution, in scena nella Ca’ Granda dell’Ateneo.

A curare l’allestimento 2 figure d’eccezione: l’architetto Martin Rein-Cano di Topotek 1 e la paesaggista italiana Silvia Ghirelli; saranno loro, inoltre, a firmare i progetti per le piazze di Bergamo e Brescia, le 2 città capitale italiane della cultura, in occasione del Landscape Festival – I maestri del Paesaggio di settembre 2023, evento internazionale, organizzato dall’associazione no profit Arketipos e dal Comune di Bergamo.

Con Grow together, Grow green / 10k+, Topotek 1 ha cercato di fornire un’esperienza collettiva al suo pubblico basata sulla decostruzione, sull’attivazione e sulla crescita verde. L’opera consiste in una struttura modulare di circa 30 mq per 6 m di altezza, realizzata con impalcature leggere e riutilizzabili; al suo interno ci sono circa 6.000 diverse piccole alberature, fornite dal Vivaio Forestale Regionale di Curno (Bergamo), che si occupa della produzione di piante autoctone di provenienza locale.

Alcune piantine possono essere “adottate” dai visitatori (previa registrazione); la maggior parte, una volta terminato il Fuorisalone, saranno accolte dal parco Nord di Milano, per il progetto Forestami, così da essere definitivamente messe a dimora in autunno. L’intervento sarà ripetuto durante il Landscape Festival di Bergamo in Piazza Vecchia.

«La progettazione di un giardino, e quindi anche di un intervento nel contesto di un festival del paesaggio, è una questione di cura e di apprezzamento culturale, di comprensione dell’interazione tra natura e cultura - spiega Martin Rein-Cano - Nel passato, la cultura del progetto ha tradizionalmente adottato un approccio positivista, romantico, se vogliamo, persino formale e consumistico. Sullo sfondo degli sviluppi climatici e sociali, il nostro approccio allo spazio urbano deve essere ripensato oggi».

Secondo l’architetto, le città si devono confrontare «con i temi più attuali della progettazione ambientale e con gli aspetti sociali: via dalla cultura dello spreco, verso il riuso; via dall’azione del singolo, verso il comune, verso un’ampia partecipazione e un approccio orientato al processo. Oggi più che mai è compito del progettista rispondere alle sfide e alle esigenze attuali di un luogo e dei suoi utenti con un approccio e con soluzioni sostenibili».

L’Oasi Microarchitettura è invece il progetto curato da Massimo Iosa Ghini per Felis, in collaborazione con Silvia Ghirelli: questo è un padiglione elicoidale al cui interno c’è una cortina verde di piante che accompagnerà il visitatore fino al divano Float, il focus dell’installazione. L’obiettivo è creare un’esperienza sensoriale unica di avvicinamento all’armonia della natura. Per il primo tratto, Ghirelli ha selezionato una particolare varietà di bamboo; poi, più avanti, il visitatore viene circondato da piante rigogliose, che stimolano un senso di pace crescente.

«Ho immaginato un’oasi in cui non solo rifugiarsi, ma dove è possibile rigenerarsi, come un pellegrinaggio verso sé stessi, per aprirsi infine al mondo - ha commentato la paesaggista - Le specie di piante individuate costruiscono un percorso armonioso che è frutto dall’incontro tra architettura e natura, suggerendo l’essenza stessa del significato di paesaggio». È possibile ammirare l’installazione a Brescia, in piazza Boni, durante il Landscape Festival.

La Design Week 2023 di Milano è «l’occasione per presentare i progettisti che si occuperanno delle 2 green square a settembre: una a Bergamo, come ogni anno, e una a Brescia, anche questa una grande novità in un anno particolarmente significativo per le nostre 2 città, che hanno imparato a scambiarsi buone pratiche e a sviluppare insieme il proprio rilancio culturale», ha ricordato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

«Il paesaggio è una delle ricchezze più grandi del nostro Paese e necessita di interventi specifici, anche propedeutici a prevenire catastrofi ambientali. La sua tutela e salvaguardia dovrebbe essere una priorità di istituzioni, aziende e progettisti», ha detto invece Vittorio Rodeschini, presidente di Arketipos.

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