Culture

Capitale della Cultura 2023: Brescia si prepara

Un filo naturale è il nome del progetto che lega centinaia di iniziative e realtà coinvolte. Verde, mobilità e sostenibilità le parole chiave
Credit: Fondazione Teatro Grande di Brescia — Emanuel Gat Dance
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14 novembre 2022 Aggiornato alle 18:00

Oltre 100 progetti e 500 iniziative: ecco, in numeri, cosa sarà Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023. Le aree tematiche interessate sono molteplici e tutte in settori che rappresentano settori-chiave per le sfide contemporanee: dalla cultura al welfare, dall’innovazione alla sostenibilità fino ad arrivare al turismo.

Brescia inizia la sua partita per la sostenibilità ambientale nel 2020, quando decide di partecipare al Bando Cariplo Strategia clima promosso da 3 assessorati – Urbanistica e pianificazione per lo sviluppo sostenibile, Ambiente, Verde e Parchi e Cultura, creatività e innovazione – in associazione con il Parco delle Colline, AmbienteParco e Fondazione Centro euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici.

Obiettivo, definizione di una strategia di transizione climatica da concretizzarsi nell’arco di 5 anni e attraverso azioni specifiche con effetti immediati, ma anche nell’ottica di una visione a lungo termine.

Il progetto Un filo naturale

Le nuove iniziative, che vanno sotto il nome di Un filo naturale, si inseriscono in un piano più ampio, denominato Paesc – Piano di azione per l’energia sostenibile e il clima (di cui la città di Brescia si era già dotata nel corso degli anni precedenti). In questo senso dunque si vuole creare un dialogo e rafforzare i progetti già in auge.

Uno dei traguardi che la provincia lombarda vuole raggiungere è quella di rendere la città un’oasi, creando zone di ombra e di fresco attraverso l’ingresso di aree naturali: insomma un beneficio per il territorio ma anche per i cittadini.

Nel complesso, il progetto prevede la creazione di nuovi habitat e la riforestazione urbana, oltre alla realizzazione di un progetto pilota per ottenere un comfort climatico, una qualità paesaggistica ed ecologica migliore e il perfezionamento della mobilità.

Nello specifico, sarà ridisegnata la sezione stradale favorendo l’insediamento di aiuole e piste ciclabili, mentre i marciapiedi sono pensati con materiali adatti a ridurre le alte temperature estive.

È prevista inoltre la realizzazione di 2 nuovi sistemi di drenaggio sostenibile delle acque meteoriche, ossia quei residui di precipitazioni atmosferiche che non evaporano e non vengono adeguatamente assorbite. Si tratta di una strategia che, in caso di abbondanti precipitazioni, vuole prevenire allagamenti e ristagno nelle fognature.

Ma non è tutto. Attraverso l’istituzione di una zona 30 km/h, traffic claiming, si vuole garantire sicurezza a pedoni e ciclisti con la realizzazione attraversamenti pedonali rialzati, oltre al riposizionamento della rete di illuminazione.

Sempre legata al progetto Un filo naturale è anche la creazione di un’associazione fondiaria per la gestione forestale responsabile, grazie alla quale il Comune di Brescia sta lavorando per associarsi insieme a soggetti pubblici e privati del Monte Maddalena a ridosso della città.

L’associazione nascitura avrebbe quindi il compito di raggruppare terreni agricoli e boschi incolti o abbandonati per sfruttarli a scopi economicamente sostenibili e produttivi.

La valorizzazione del verde

Un’altra area di intervento riguarda il verde: in collaborazione con l’Ersaf - Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste, la giunta comunale, nel mese di giugno, ha approvato un accordo per pianificazione, potenziamento e valorizzazione del verde comunale.

Grazie a questo accordo, Ersaf supporterà il Comune di Brescia nella stesura di un Piano comunale del Verde, sfruttando così le competenze e le esperienze maturate nella ricerca e nella sperimentazione di soluzioni innovative per la gestione delle foreste lombarde.

In concreto, i primi passi saranno mossi verso la redazione del Piano del verde e della biodiversità del Comune di Brescia, l’individuazione di boschi del territorio candidati al Registro Regionale dei Boschi, la definizione di un accordo di produzione per la fornitura di piante forestali certificate di provenienza locale e la possibilità di inserire una rete di monitoraggio regionale nell’ambito della foresta urbana.

Una serie di iniziative che vanno a confermare il Rapporto di Legambiente 2021, che colloca Brescia tra le prime sette città italiane per il numero di alberi per abitante, con un rapporto di 86 piante ogni 100 abitanti.

La città di Brescia, infatti, tra il 2018 e il 2021 ha messo a dimora oltre 3700 piante e, nell’ottica di una maggiore sostenibilità, si è prefissata l’obiettivo di superare quota 7mila entro il 2023.

Mobilità

Ultimo capitolo da scrivere per ampliare la sostenibilità è quello relativo alla mobilità. Una mobilità che già si caratterizza per un primato: Brescia è, infatti, la sola città di media grandezza ad avere una metropolitana automatica che attraversa tutta la città. A questa, entro il 2029 si aggiungerà anche un tram elettrico.

Il progetto, tanto ambizioso quanto decisivo per la mobilità cittadina, per un costo di 359 milioni di euro finanziati al 99% da fondi statali prevede la realizzazione di una linea tranviaria ad alimentazione elettrica che collegherà la Pendolina alla Fiera di Brescia, passando per il centro storico e la stazione ferroviaria.

Un percorso di 11,6 km con 24 fermate previste per coprire importanti zone della città che oggi non sono raggiunte dalla metropolitana.

L’alimentazione del tram sarà totalmente elettrica, ma pensata in modo da non inquinare il paesaggio: le zone periferiche presenteranno le classiche linee aeree, mentre per le zone centrali è prevista un’alimentazione a batteria.

Secondo le stime, i cittadini che usufruiranno annualmente del servizio saranno oltre 12 milioni, ai quali si aggiungeranno 38 milioni di passeggeri sugli autobus urbani e gli oltre 35 milioni della metropolitana.

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