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«Ciao bimba»: il monologo di Chiara Ferragni

L’influencer e co-conduttrice della prima serata ha scritto una lettera alla sé bambina, per ricordare che «le sfide più importanti sono sempre nella nostra testa e solo con noi stessi»
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8 febbraio 2023 Aggiornato alle 09:00

Ciao bimba,

ho deciso di scriverti una lettera. Ogni volta che penso a te mi viene da piangere e non so nemmeno perché. Forse perché mi manchi, forse perché vorrei farti uscire fuori un po’ di più e farti vedere ora la mia vita. Sai, la gente mi conosce e tanti mi chiedono un selfie insieme. È una bella sensazione sentirsi apprezzate da molte persone, sai non piaccio proprio a tutti ma penso finalmente di piacere a me stessa e questo è buono, anzi un ottimo inizio. Vuoi sapere qualcosa sul tuo futuro? Voglio farti una premessa, ho sempre cercato di renderti fiera. Tutto quello che faccio, io lo faccio per te: per la bambina che sono stata.

Ma c’è una cosa che mi fa stare male, in qualunque fase della mia vita, sia mentre piangevo in cameretta che mentre sfilavo sui red carpet, c’era un pensiero fisso nella mia testa, quello di non essere mai abbastanza. Quando ci penso, vorrei poterti abbracciare forte, perché ogni volta che ho pensato qualcosa di negativo su di me l’ho pensato anche su di te. E tu non lo meriti. Ecco allora vorrei dirti innanzitutto che sei abbastanza, e lo sei sempre stata, tutte quelle volte che non ti sei sentita abbastanza brava, bella, intelligente lo eri. Sai in quanti momenti ti sentirai ancora così? Tantissimi, questo è uno di quelli ed è normale che lo sia. Le sfide più importanti sono sempre nella nostra testa e sempre con noi stessi.

Allora iniziamo piccola Chiara, parliamo della tua vita. Crescendo vivrai qualsiasi tipo di esperienza, tanti momenti di felicità ma altri densi di paura e ansia. Sai cosa ho imparato? Goditi il vento, goditi anche quei momenti con tutta te stessa. Piangi, arrabbiati, urla se devi, fanno parte del tuo percorso e più che mai di te. Un amico un giorno mi ha detto che nessuno fa la fila per delle montagne russe piatte, vivile al massimo quelle montagne russe, sia quando vai giù che ti manca il fiato, sia quando sali piano piano che la vetta sembra non arrivare mai. Vivile tutte senza paura, quella brutta sensazione che cerchiamo di cacciare via sempre, quella paura che ti accompagnerà molte volte. La sfida più grande sarà sempre contro te stessa, a buttarti quando hai paura. Sai cosa ho imparato? Se una cosa ti fa paura, probabilmente è la cosa giusta da fare. Che solo rischiando si vince veramente. Contro chi? Contro le insicurezze nella tua testa. Alcune le sconfiggerai, altre le affronterai per molto tempo e capirai che va bene così.

Abbiamo tutti la scritta fragile sulla nostra pelle, siamo delle scatole che contengono meraviglia e vanno aperte con cura. Ti dico una cosa bellissima: ho due bambini splendidi adesso, la somma perfetta di un sentimento immenso ma di Fede non ti dico nulla, non ti voglio togliere la sorpresa e la meraviglia di scoprire piano piano l’amore vero. Sì, diventerai una mamma anche tu, non è assurdo da pensare? La vuoi sapere un’altra cosa assurda, sarai sempre la stessa persona, con gli stessi dubbi e insicurezze di sempre, non te lo immaginavi? Quando guardi i genitori ora pensi che siano infallibili e abbiano tutte le risposte. Ti svelo un segreto: stanno crescendo anche loro con te. E quelli che vedi infallibili sono persone che stanno facendo del loro meglio nel tentativo di fare la cosa giusta e la consapevolezza a volte di sbagliarsi. Sarà semplice fare il genitore? Mai, sarà il lavoro più faticoso di tutti anche perché le uniche persone che potranno dare il giudizio finale sul tuo operato saranno solo loro i tuoi figli. Spesso ti sentirai in colpa di essere lontana da loro anche solo per andare a lavoro, ti sentirai quasi sbagliata ad avere altri sogni oltre la vita.

La nostra società e cultura ci ha insegnato che quando diventi mamma hai una nuova identità già prestabilita e identificata, sei solo una mamma. Pensa solo a questa quante volte la società fa sentire in colpa le donne perché lavorando stanno lontane dai figli, praticamente sempre, e quante volte lo stesso discorso è riservato agli uomini, mai. Ti dico una cosa, se farai sempre del tuo meglio per i tuoi figli e sono il pensiero giornaliero, togliti ogni dubbio sei una brava madre, non perfetta ma brava abbastanza. Ti voglio dare un consiglio: celebra ogni successo, quelli grandi, ma fallo anche con quelli piccoli che nessuno vede e che ti renderanno orgogliosa di te. Non sminuirti mai di fronte a nessuno, siamo abituate a farci piccole di fronte di fronte a uomini insicuri e te lo dice chi ha accettato qualcuno di prendersi il merito di averla inventata e ha lasciato che questa fosse la narrazione per anni prima di rendersi conto di quanto tutto questo fosse sbagliato.

Da donna dovrei affrontare tante battaglie, da dover lavorare il doppio dell’uomo per essere presa sul serio al non poter vivere liberamente nel tuo cuore. Se il corpo lo nascondi sei una suora, se lo mostri sei una troia. Ogni giorno riceverai migliaia di commenti che ti rammenteranno questo sessismo ormai naturalizzato. Tu sfidali e non avere mai paura delle conseguenze, di essere chi sei. Essere una donna non è un limite, dillo alle tue amiche e lottate ogni giorno insieme per cambiare le cose.

Io ci sto provando anche in questo momento. Senti come batte il mio cuore? Riconosci queste emozioni? Ti vorrei abbracciare piccola Chiara e dirti di non dubitare di quello che sei, che alla fine andrà tutto bene e che sì sono fiera di te.

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