Ambiente

L’agroalimentare si confronta sul futuro

Dalle stalle robotizzate ai vantaggi delle comunità energetiche, a Milano Marittima 400 imprenditori si sono raccontati al Forum Cdo Agroalimentare
Vertical Farming, Arie Basuki, 2022
Vertical Farming, Arie Basuki, 2022
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2 febbraio 2023 Aggiornato alle 14:00

Dai robot all’agrovoltaico alla ricerca di una agricoltura più sostenibile.

Nei giorni scorsi a Milano Marittima circa 400 imprenditori e operatori del settore agroalimentare si sono riuniti al Forum Cdo Agroalimentare per confrontarsi su quali pratiche, sistemi e investimenti saranno necessari per il futuro dell’agricoltura italiana.

Tra le nuove tecnologie indicate per i prossimi anni l’attenzione si è concentrata verso un domani con un maggiore utilizzo di robot per raccogliere la frutta, ma anche di intelligenza artificiale per riconoscere le erbe da estirpare oppure di stalle sempre più robotizzate dove “gli allevatori sono sgravati dai lavori più pesanti e possono così dedicarsi ad attività a maggiore valore aggiunto” fanno sapere dal Forum.

Altro passaggio chiave su cui concentrarsi, in attesa di una minore burocrazia, sono le comunità energetiche rinnovabili. In particolare si punta sull’”agrovoltaico e nuove forme di credito che possono aiutare le aziende agroalimentari ad affrontare il tempo dell’incertezza e dare invece una risposta certa alle sfide del mercato”.

Si è ragionato anche, durante il Forum, “su come trattenere talenti in azienda e come gestire i rischi dell’imprese” oppure sulle strategie agronomiche per far fronte ai cambiamenti climatici.

«Intelligenza artificiale e robotica sono due grandi filoni per lo sviluppo dell’agricoltura – ha spiegato Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma – Dai sistemi di visione, che ci dicono quando un frutto è maturo a esempio, si sta sviluppando il machine learning, con la macchina che impara lavorando, e il deep learning, con cui l’algoritmo sviluppa strategie sulla base delle scelte passate. I robot in agricoltura troveranno spazio in quelle attività dove è richiesta tanta manodopera, come la raccolta, il diserbo selettivo, la sarchiatura: non si tratta di ottenere un risparmio in termini di costi, ma soprattutto di tempo e di far fronte alla carenza di manodopera».

Tra le novità mostrate al Forum anche quella che è stata definita come “la stalla del futuro”, una struttura automatizzata con robot che alimentano mucche, mungono e puliscono l’ambiente.

Interessante anche la dimostrazione su come ottenere dalle deiezioni degli animali fertilizzanti azotati filtrando l’aria delle stalle ricca di ammoniaca.

Spazio poi ai racconti di esperienze di economia circolare e produzione di energia rinnovabile, come le nuove idee di agrovoltaico pensato sopra i vigneti, oppure le “opportunità rappresentate da biogas e biometano in particolare per la filiera zootecnica”.

Infine a livello finanziario gli agricoltori si sono poi confrontati sul futuro uso di mini-bond e per le startup le soluzioni di equity-crowdfunding.

«In questo tempo di incertezza, abbiamo bisogno di tornare alle radici dell’Europa per guardare al futuro con speranza e certezza», ha concluso Camillo Gardini, presidente Cdo Agroalimentare.

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