Diritti

Disabilità: quali misure sono previste dalla Legge di Bilancio?

Nella miriade di commi che compongono la Finanziaria 2023 sono presenti in ordine sparso una serie di disposizioni che riguardano i portatori di disabilità. Vediamo quali sono
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7 febbraio 2023 Aggiornato alle 06:30

Come ogni anno negli ultimi giorni del mese di dicembre il Parlamento ha varato la Legge di Bilancio per l’anno seguente, e, come di consueto, nella miriade di commi che compongono questa legge vitale per le finanze pubbliche sono presenti in ordine sparso una serie di disposizioni che riguardano i portatori di disabilità.

Guardando alla Legge di Bilancio 2023 - vale a dire la Legge 29 dicembre 2022, n. 197 - occorre anzitutto segnalare l’art. 1, comma 365. Da un un lato, è stata confermata per tutto il 2024 e il 2025 l’agevolazione fiscale di cui al DL 19 maggio 2020, n. 34 riconosciuta in caso di interventi edilizi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, da esercitare sotto forma di detrazione del 75% delle spese sostenute. Dall’altro, è stata introdotta la previsione secondo cui le deliberazioni dell’assemblea condominiale aventi a oggetti i lavori in questione possono essere approvate con la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresentino almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.

A questo proposito, vale la pena segnalare che la disciplina dell’agevolazione fiscale resta comunque invariata, pertanto continueranno a trovare applicazione sia la ripartizione della detrazione in 5 quote annuali di pari importo sia i limiti all’ammontare complessivo della spesa ammessa alla detrazione a seconda della tipologia di abitazione (50.000€ per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno; 40.000€ moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari; 30.000€ moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari).

Occorre poi richiamare l’attenzione sull’art. 1, comma 579, in forza del quale, a decorrere dal 1° gennaio 2023, gli importi delle borse di studio percepite dagli studenti universitari con disabilità non saranno più computate ai fini del calcolo e del raggiungimento dei limiti reddituali per la percezione dell’assegno mensile di assistenza in favore degli invalidi civili parziali, della pensione in favore degli invalidi civili totali, dell’assegno mensile di assistenza in favore dei sordi e della pensione in favore dei ciechi civili assoluti o parziali.

Tra le misure di maggior impatto appare infine degno di nota l’art. 1, commi 362-364, mediante il quale è stato istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze il “Fondo per le periferie inclusive”, con una dotazione di 10 milioni di euro, volto a finanziare progetti nei Comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità nelle periferie e il miglioramento del loro livello di autonomia.

A valutare i progetti saranno chiamati due rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri o dell’Autorità con delega in materia di disabilità, un rappresentante rispettivamente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero dell’Economia e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e un rappresentante dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), mentre per sapere i tempi e le modalità di presentazione delle domande, nonché i criteri di valutazione dei relativi progetti sarà necessario attendere un apposito decreto interministeriale, che dovrà essere emanato entro 90 giorni dalla pubblicazione della Legge di Bilancio 2023.

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