Ambiente

Trasporti: 21.000 colonnine di ricarica elettrica entro il 2025

Oltre 700 milioni di euro del Pnrr sono destinati alla mobilità green. Un investimento, ha spiegato il ministro del Mase Fratin, per raggiungere prima (e meglio) la decarbonizzazione del settore
Credit: Audi 
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18 gennaio 2023 Aggiornato alle 07:00

Entro il 2025 saranno operative oltre 21.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici sulle superstrade e nei centri urbani: è quanto previsto da due decreti del Mase – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

«Questi provvedimenti potranno consentire all’Italia di imprimere una marcia accelerata agli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti» spiega il ministro Gilberto Pichetto. Ma che cosa prevedono?

I provvedimenti, nello specifico, regolano le modalità di accesso mediante gare ai fondi, ben 713 milioni di euro previsti dal Pnrr, per installare entro tre anni almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-rapida su strade extraurbane (autostrade escluse) e oltre 13.700 colonnine di ricarica veloci all’interno dei territori urbani.

Tali infrastrutture sono pensate per contribuire alla riqualificazione dell’attuale rete di distribuzione dei carburanti, adeguandoli agli obiettivi di mobilità sostenibile. E in quest’ottica, nel suo complesso, il progetto è stato pensato per non escludere dall’innovazione alcuna area del Paese.

In questo senso, i provvedimenti del Mase definiscono le tipologie di progetti e le spese ammissibili, le modalità di selezioni e le porzioni di territorio nei quali potrà essere organizzato il servizio tenendo conto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità.

Per il raggiungimento di questo obiettivo, dunque, ci si è avvalsi del modello Ato – Ambiti territoriali ottimali, in modo tale da individuare per ogni Regione e Provincia autonoma il numero di infrastrutture di ricarica da realizzare nel corso dei prossimi tre anni.

Nella definizione dei requisiti, il Mase, oltre aver fatto affidamento a Ato, si è avvalso del supporto tecnico di Ricerca sul sistema Energetico, una società controllata dal Gse – Gestore Servizi Elettrici.

Ma vediamo più da vicino i dettagli. Durante il primo anno di progettazione è prevista l’aggiudicazione dei contratti per la realizzazione di 2.550 postazioni di ricarica sulle superstrade e di 4.000 colonnine nelle aree urbane, per un totale di 6.550 punti, che entro il 2025 saranno 21.255.

Come detto, i decreti approvati riguardano le colonnine nei centri urbani e uno riguardante le infrastrutture nelle strade extraurbane.

Più nello specifico, il primo prevede colonnine da almeno 90 kilowatt e tiene in considerazione nella definizione dei criteri l’attuale parco circolante, la disponibilità di rimesse, parcheggi, box auto privati, ma non solo. a essere prese in esame, infatti, sono anche la qualità dell’aria, l’attuale diffusione di auto elettriche e la vocazione turistica dei comuni.

Per quel che riguarda invece il secondo decreto, le infrastrutture superveloci avranno una potenza minima di 175 kilowatt: lo scopo è quello di garantire ricariche in tempi brevi in itinerari di lunga percorrenza, privilegiando l’installazione presso strutture già esistenti, come per esempio stazioni di servizio o aree di parcheggio.

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