Ambiente

Anche alle api serve il vaccino

Un nuovo farmaco permetterà di proteggere questi preziosi animali dallo Paenibacillus larvae, il batterio della peste americana che sta decimando gli alveari: quasi 1 su 4 è stato infettato nei soli Stati Uniti
Credit: Skyler Egwin/pexels
Tempo di lettura 3 min lettura
27 gennaio 2023 Aggiornato alle 20:00

Una speranza si è accesa nella lotta per la salvezza delle api grazie allo sviluppo del primo specifico vaccino studiato per contrastare la peste americana, che sta decimando da tempo gli alveari negli Stati Uniti e in altre parti del mondo. La compagnia biotech Dalan Animal Health ha ricevuto un’approvazione condizionata da parte dello US Department of Agriculture (Usda) per l’uso del vaccino: «Il nostro vaccino è una svolta nella protezione delle api mellifere. Siamo pronti a cambiare il modo in cui ci prendiamo cura degli insetti, incrementando la produzione alimentare su scala globale» ha dichiarato l’amministratrice delegata della compagnia Annette Kleiser.

Gli sforzi per fermare la peste americana causata dal batterio “Paenibacillus larvae” fino a ora erano risultati vani, non esistendo una cura specifica. Negli Usa circa un quarto degli alveari sono stati colpiti dalla malattia, cosa che ha richiesto la distruzione delle colonie infette e il largo uso degli antibiotici per fermare l’epidemia. Per la comunità fornitrice di servizi per gli apicoltori Tauzer Apiaries, facente parte del consiglio della California State Beekeepers Association, «questo è un entusiasmante passo in avanti per gli apicoltori, poiché facciamo affidamento su un trattamento antibiotico che ha un’efficacia limitata e richiede molto tempo ed energia per essere applicato ai nostri alveari. Se riusciamo a prevenire un’infezione, possiamo evitare trattamenti onerosi e concentrare le nostre energie su altri importanti elementi per mantenere in salute le nostre api ».

L’applicazione del vaccino prevederà la sua somministrazione tramite l’incorporazione del suddetto nella pappa reale, che è un mangime zuccherino somministrato alle api regine. Una volta che verrà ingerito, esso si depositerà nelle ovaie facendo in modo che le larve sviluppino automaticamente l’immunità. Secondo Dalail Freitak, professore associato della Karl-Franzens University of Graz in Austria e responsabile scientifico per la società biotech Dalan, il vaccino potrebbe rivoluzionare l’approccio alla salute degli animali: «Ci sono milioni di alveari in tutto il mondo ed essi non hanno un buon sistema sanitario rispetto agli altri animali. Ora abbiamo gli strumenti per migliorare la loro resistenza alle malattie».

Il vaccino verrà distribuito nel corso dell’anno in modo da sanare le sofferenze di un settore dal valore di oltre 15 miliardi di dollari e, se dovesse avere successo nell’eradicare la peste americana, potrebbe aprire la strada ad altri vaccini contro la peste europea e altre malattie.

Questo è solo il primo passo per assicurare la salvaguardia delle api e degli alveari, dato che numerosi fattori stanno minacciando uno degli animali più importanti della catena alimentare: dai pesticidi all’inquinamento industriale, fino alla crisi climatica-ambientale e la rapida alterazione degli habitat naturali. «Le api da miele stanno soffrendo. Tutti questi fattori si sono unificati per creare un ambiente stressante per le colonie di api in tutta la nazione americana» ha dichiarato Elizabeth Capaldi, ricercatrice impegnata nello studio del comportamento e delle neuroscienze degli insetti alla Bucknell University.

Leggi anche
emergenze
di Giacomo Talignani 2 min lettura