Culture

Ambrogini d’oro: chi ha vinto?

Tanti i volti noti premiati. Dall’attore Diego Abatantuono all’attivista Marco Cappato: ecco chi ha ricevuto dal sindaco Giuseppe Sala la massima onorificenza del Comune di Milano
Credit: ANSA/MATTEO CORNER.   
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8 dicembre 2022 Aggiornato alle 07:00

A Milano non c’è Sant’Ambrogio senza gli Ambrogini. Anche quest’anno il comune lombardo, rappresentato dal sindaco Giuseppe Sala e dalla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, ha consegnato le civiche benemerenze assegnate dalla commissione di Palazzo Marino ai cittadini milanesi che hanno dato lustro al capoluogo con il loro impegno civico.

Tanti i volti noti premiati. Tra loro l’attore Diego Abatantuono, che proprio a Milano nel locale notturno Derby club iniziò la sua fortunata carriera. Tra i protagonisti di Mediterraneo, film premio Oscar nel 1992, l’attore è legato indissolubilmente anche alla figura del tifoso milanista in “Eccezzziunale… veramente” tanto che dal palco della premiazione ha voluto lanciare un appello a non demolire il vecchio stadio Meazza.

Premiato anche il musicista Mauro Pagani, con una importante carriera alle spalle nella Pfm e fondatore dello storico studio di registrazione Officine Meccaniche da cui sono passati, tra gli altri, i Muse, Massimo Ranieri e i Negroamaro.

Più controversa invece la decisione di premiare il politico e attivista Marco Cappato da sempre in prima linea sui diritti civili. Il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni ha voluto dedicare il premio a Dj Fabo, Fabiano Antoniani, che lui stesso ha accompagnato in Svizzera perché potesse morire con il suicidio assistito.

La premiazione di Cappato ha scatenato le proteste della destra e il consigliere comunale di Milano Popolare, Matteo Forte, ha lasciato il tavolo della commissione degli Ambrogini, sul palco, appena è stato annunciato il nome dell’attivista, già europarlamentare per I Radicali e noto per le sue posizioni a favore non solo dell’eutanasia, ma anche dell’aborto e della legalizzazione della cannabis.

Tra gli altri premiati spiccano i nomi di Alfredo Ambrosetti, economista e fondatore dello Studio Ambrosetti e dell’omonimo forum che dal 1975 accoglie a Cernobbio leader internazionali riuniti per parlare di problemi economici; Alessandra Berlenghi Bonaiti, volontaria e legale rappresentante del Centro di solidarietà San Marco onlus; e Antonella Ferrari, attrice attivista per i diritti dei disabili.

C’è spazio anche per la moda con Martino Midali, fondatore e stilista lodigiano dell’omonimo brand, e per il settore della salute rappresentato da Gianvincenzo Zuccotti, pediatra e direttore del Dipartimento di Pediatria del Buzzi; Cesare Sirtori, farmacologo clinico, autore di numerose pubblicazioni scientifiche; e da Marisa Cantarelli, la prima teorica italiana dell’assistenza infermieristica.

Premiati anche Enzo Lizzi, per 40 anni capo maître dell’hotel Principe di Savoia; Alberto Jannuzzelli, revisore esperto di fiscalità, presidente della società Umanitaria, e Francesca Parvizyar, imprenditrice e ideatrice di format culturali. Benemerenza anche per l’ex prefetto Paolo Francesco Tronca, ora presidente della Fondazione Beic, la grande biblioteca europea che sorgerà a Porta Vittoria, e la giornalista Michela Proietti, autrice del bestseller La milanese.

Venendo alle Medaglie alla memoria, la Grande medaglia d’oro alla memoria - la più alta delle benemerenze civiche - è andata a Don Luigi Giussani. Applauditissimo dalla sala unita nel suo ricordo, Giussani è stato il fondatore di Comunione e liberazione, potente movimento cattolico nato a Milano e oggi presente in oltre 70 Paesi.

Premiati con le Medaglie alla memoria invece Carmen De Min, storica mamma del centro sociale Leoncavallo, scomparsa a febbraio, e Manlio Armellini, patron del Salone del Mobile, scomparso nel 2020; Cesare Cadeo, giornalista, conduttore televisivo e assessore provinciale, morto nel 2019 e Valentino De Chiara, inventore del frisbee in Italia, scomparso nel 2020.

Venti infine gli attestati di benemerenza. A riceverlo, tra gli altri, Piero Tarticchio, scrittore ed esule istriano; e diverse associazioni impegnate nel sociale come l’Associazione Donna e madre onlus e la Fondazione Cariplo.

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