Ambiente

Il clima è ancora troppo condizionato dai condizionatori

In tutto il mondo sono in funzione circa 2 miliardi di condizionatori. Il loro numero crescerà a oltre 5 miliardi entro il 2050. Ma le soluzioni per renderli più sostenibili non mancano
Credit: Nicolas Arnold
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19 agosto 2022 Aggiornato alle 13:00

Un rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) stima che oggi siano in funzione circa 2 miliardi di condizionatori, e si prevede che l’uso dell’aria condizionata diventerà la seconda fonte di crescita della domanda globale di elettricità dopo il settore industriale entro il 2050, quando il Pianeta potrebbe essere abitato da 5,6 miliardi di impianti di raffreddamento.

I condizionatori consentono a una larga fetta di popolazione di stare al fresco – a possederne uno, però, è solo il 12% rispetto al 44% della popolazione globale che vive in regioni calde – ma, parallelamente, contribuiscono al riscaldamento climatico per mezzo dei refrigeranti che ne regolano il funzionamento. Col paradosso insalubre di riscaldare l’ambiente rifrescato a causa della temperatura eccessiva.

Sebbene il grado di efficienza media dei condizionatori d’aria installati a livello globale sia aumentato di circa il 10% a partire dal 2010, gli standard della maggior parte dei nuovi condizionatori risultano ancora inferiori alle opzioni più efficienti in commercio.

«I prodotti disponibili in alcuni mercati, spesso a prezzi comparabili, possono essere del 30-70% più efficienti – sostiene l’Aie –, e le migliori tecnologie disponibili sono spesso due volte più efficienti, se non di più».

Un rimedio è quello di utilizzare refrigeranti con un potenziale di riscaldamento globale (Gwp) più basso rispetto agli idrofluorocarburi (Hfc) o altri gas che intrappolano il calore nell’atmosfera, o sostituirli con tecnologie di raffreddamento rinnovabili, in particolare quelle basate sul solare termico o fotovoltaico.

«Definire standard di efficienza più elevati per il raffreddamento è uno dei passi più semplici che i governi possono intraprendere per ridurre la necessità di nuove centrali elettriche e consentire loro allo stesso tempo di ridurre le emissioni e i costi», sostiene Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Aie.

Una corretta progettazione dell’edificio, inoltre, può migliorare l’isolamento termico, ridurre le perdite d’aria e migliorare le ombreggiature incorporando componenti avanzati come tetti riflettenti, apparecchiature dinamiche, elementi di progettazione di edifici passivi, stoccaggio integrato e rinnovabili.

Le soluzioni non mancano, e alcune aziende si sono già attivate. Lo scorso anno due giganti della produzione come Daikin e Gree Electric Appliances hanno condiviso il Global Cooling Prize presentando tecnologie in grado di ridurre di 5 volte l’impatto sul clima rispetto ai climatizzatori convenzionali, e prevedono di immetterle sul mercato entro il 2025.

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di Giacomo Talignani 2 min lettura