Diritti

Ogni 3 giorni un’italiana uccisa

Il rapporto annuale diffuso dal ministero dell’Interno rileva che il 39,2% sul totale delle vittime di omicidio volontario è di sesso femminile. La maggioranza dei femminicidi avviene in ambito familiare o affettivo
Credit: Amir Geshani
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19 agosto 2022 Aggiornato alle 21:00

Tra il 1° agosto 2021 e il 31 luglio 2022, in Italia sono state uccise 125 donne, in media oltre 1 donna assassinata ogni 3 giorni. Un dato in crescita rispetto alle 108 dell’anno precedente, e che costituisce il 39,2% sul totale delle vittime di omicidio volontario.

Sono i dati che emergono dall’ultimo dossier Viminale, pubblicato ogni anno il 15 agosto dal Ministero dell’Interno in occasione della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cnosp).

Dei femminicidi 108 sono stati compiuti in ambito familiare o affettivo, e in particolare 68 da un partner o ex. L’incremento è proporzionale all’aumento complessivo degli omicidi: 319 nell’ultimo anno contro i 276 nei 12 mesi precedenti.

Al contrario sono diminuite negli ultimi 12 mesi le denunce per stalking – 15.817 contro 18.653 nel periodo precedente – a fronte dell’aumento degli ammonimenti da parte del questore, 3.100 contro 2.565, di cui oltre la metà per violenza domestica.

Diminuiscono invece gli allontanamenti dalla propria abitazione come misura cautelare nei confronti dello stalker, che scendono da 414 a 361.

Vale la pena ricordare che l’ammonimento è una misura di prevenzione che può essere richiesta dalla vittima come forma alternativa alla querela. Ha il vantaggio di consentire un intervento più rapido rispetto ai tempi del processo penale, e consente inoltre la procedibilità d’ufficio nel caso in cui gli atti persecutori vengano reiterati.

Tra i numerosi dati registrati dal rapporto colpiscono in senso negativo anche i dati relativi alla sicurezza informatica. Nell’ultimo anno, infatti, i cyberattacchi sono saliti da quasi 5.000 a 8.814, con un incremento di circa l’80%.

Anche gli eventi della cronaca più recente hanno un peso. Come il boom di richieste di asilo di cittadini ucraini in seguito all’invasione russa o le attività dei vigili del fuoco, intervenuti il 36% in più delle volte per incendi ed esplosioni con un +27% riguardante i soli incendi di vegetazione che si sono abbattuti su boschi e sterpaglie.

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