L’ignoto arriva in Triennale
Con Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries, la Triennale offre ancora una volta un percorso che coniuga storia, attualità e innovazione.
La mostra presenta oltre cento opere, installazioni e progetti di artisti, architetti, fisici e ricercatori che si confrontano con l’ignoto, cercando di rispondere a una serie di domande su quello che ancora “non sappiamo di non sapere” su tutti i campi della conoscenza umana: l’evoluzione delle città, gli oceani, la genetica e l’astrofisica.
Per esempio, si occupa anche di gravità. Per citare le parole della curatrice Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica e chief diversity officer dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), “La gravità è il miglior designer”, è una forza che influisce in modo determinante sulla nostra vita e sui comportamenti che assumiamo muovendoci nello spazio.
Tra i progetti esposti, gli oggetti spaziali disegnati per vivere in modo confortevole e sostenibile in ambienti extra-terrestri, a gravità ridotta, realizzati da un gruppo di giovani designer all’interno del progetto di studio e di ricerca Space4InspirAction creato e condotto da Annalisa Dominoni e Benedetto Quaquaro al Politecnico di Milano.