Ambiente

Le rinnovabili 2021 sono più pulite ed economiche

A rivelarlo il report Irena, che racconta come due terzi dell’energia rinnovabile installata lo scorso anno abbia generato costi inferiori rispetto alle migliori alternative a carbone
Il New Bay View Campus di Google inaugurato nel maggio 2022, l'ultimo importante passo dell'azienda per operare senza la necessità di energia carbon based entro il 2030
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18 luglio 2022 Aggiornato alle 07:00

Un’opzione non solo più pulita, ma anche più economica. Così sono apparse - seppur con le solite criticità burocratiche e dei sistemi di accumulo - le energie rinnovabili nel 2021: due terzi dell’energia rinnovabile installata (163 gigawatt, GW) lo scorso anno ha infatti generato costi inferiori rispetto alle migliori alternative a carbone nei Paesi del G20.

A raccontare i dettagli sulla “competitività economica” delle rinnovabili è un nuovo report di Irena, l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili, che racconta come i costi delle energie pulite sono continuate a diminuire, anche se l’aumento dei prezzi delle materie prime ha in parte inciso sui costi.

In generale, nel Renewable Power Generation Costs in 2021 si legge che rispetto al 2020 il costo dell’elettricità prodotta dall’eolico onshore è sceso del 15%, dall’eolico offshore del 13% e dal solare fotovoltaico del 13%.

Inoltre, secondo il rapporto, «considerando l’impennata dei prezzi attuali dei combustibili fossili, si stima che l’aumento dell’energia rinnovabile prodotta dal 2021 farà risparmiare circa 55 miliardi di dollari sui costi globali di generazione dell’energia nel 2022». Risparmi e costi che sono fondamentali per la transizione ecologica ed energetica.

Attualmente, infatti, parallelamente a una crisi climatica che sta accelerando e comincia a impattare sempre di più sulle nostre vite, si sta sviluppando una crisi energetica che rischia di rilanciare - anziché affossare come vorrebbe la necessaria decarbonizzazione - i combustibili fossili.

Offrire dunque energie alternative e pulite a costi competitivi è fondamentale per poter affrontare contemporaneamente le emergenze. «Sia l’energia solare che quella eolica, caratterizzate da tempi di realizzazione dei progetti relativamente brevi, rappresentano gli assi portanti negli sforzi dei Paesi per ridurre rapidamente ed eliminare gradualmente i combustibili fossili. Solo in questo modo è possibile limitare i danni macroeconomici che essi causano, nel perseguimento del net zero» si legge nel rapporto.

Per il direttore generale di Irena, Francesco La Camera, «le fonti rinnovabili sono oggi di gran lunga la forma di energia più economica. Il 2022 è un esempio lampante di quanto sia diventata economicamente conveniente la nuova generazione di energie rinnovabili. Le rinnovabili liberano le economie dalla volatilità dei prezzi e dall’importazioni di combustibili fossili, riducendo i costi energetici e aumentando la resilienza del mercato, a maggior ragione se l’attuale crisi energetica dovesse continuare».

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