Diritti

Guerra Ucraina, Usa: “La Russia ha usato armi chimiche”

Il Dipartimento di Stato americano ha accusato Mosca di aver impiegato cloropicrina e gas lacrimogeni contro le forze di Kyiv in violazione della Chemical Weapons Convention. Nuove sanzioni in arrivo da Washington
3 gennaio 2024: un uomo guarda fuori dalla finestra del suo appartamento distrutto dopo il massiccio attacco missilistico che ha colpito Kyiv il giorno prima. 
3 gennaio 2024: un uomo guarda fuori dalla finestra del suo appartamento distrutto dopo il massiccio attacco missilistico che ha colpito Kyiv il giorno prima.  Credit: Svet Jacqueline/ZUMA Press Wire
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
3 maggio 2024 Aggiornato alle 15:00

Gli Stati Uniti hanno accusato Mosca di aver violato il divieto globale sulle armi chimiche utilizzando un agente soffocante contro i soldati di Kyiv: “Il Dipartimento di Stato ha stabilito […] che la Russia ha utilizzato l’arma chimica cloropicrina contro le forze ucraine in violazione della Chemical Weapons Convention (Cwc) - si legge in una dichiarazione ufficiale - L’uso di tali sostanze chimiche non è un incidente isolato, ed è probabilmente guidato dal desiderio delle forze russe di cacciare le forze ucraine dalle posizioni fortificate e ottenere vantaggi tattici sul campo di battaglia”, aggiunge la dichiarazione del Dipartimento di Stato Usa, che ha anche annunciato nuove sanzioni nei confronti della Russia.

La Chemical Weapons Convention è un accordo entrato in vigore nel 1997 che “mira a eliminare un’intera categoria di armi di distruzione di massa vietando lo sviluppo, la produzione, l’acquisizione, lo stoccaggio, la detenzione, il trasferimento o l’uso di armi chimiche da parte degli Stati membri”, che devono, a loro volta, “adottare le misure necessarie per far rispettare tale divieto nei confronti delle persone (fisiche o giuridiche) all’interno della loro giurisdizione”. La convenzione conta 193 ratifiche, con il 98% della popolazione mondiale che vive sotto la protezione dell’accordo: nell’elenco non compaiono Israele, Corea del Nord, Egitto, Sud-Sudan.

La Convenzione classifica la cloropicrina, o tricloronitrometano, tra i prodotti chimici tossici: si tratta di un liquido oleoso quasi incolore che, secondo il National Institute of Occupational Safety and Health americano, provoca grave irritazione agli occhi, alla pelle e ai polmoni e veniva utilizzata in grandi quantità durante la Prima Guerra Mondiale. Questa sostanza continua a essere utilizzata come pesticida agricolo, mentre il suo utilizzo in guerra è vietato dalla Cwc dal 1993.

La Russia, che sostiene di non possedere più un arsenale di armi chimiche, ha negato le accuse degli Stati Uniti. Il ​​portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato ai giornalisti che «come sempre, tali annunci sono assolutamente infondati e non sono supportati da nulla. La Russia è stata e rimane impegnata a rispettare i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale in questo settore». Mosca e Kyiv si sono accusate a vicenda di aver violato il trattato durante gli incontri dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw), l’ente di vigilanza globale che supervisiona l’attuazione della Cwc.

Nel 2017, l’Opcw ha affermato che la Russia aveva distrutto le ultime scorte di armi dell’era della Guerra Fredda, come richiesto dalla Convenzione. Tuttavia, da allora, Mosca è stata accusata di aver rilasciato informazioni incomplete sulle sue scorte e di essere responsabile di almeno due attacchi chimici: l’attacco (fallito) nel 2018 a Salisbury, nel Regno Unito, contro l’ex ufficiale dell’intelligence sovietica Sergei Skripal e sua figlia, che vennero avvelenati dall’agente nervino Novichok e l’avvelenamento (anch’esso fallito) del leader dell’opposizione russa Aleksei Navalny nel 2020. Secondo il Dipartimento degli Stati Uniti “il continuo disprezzo della Russia per i suoi obblighi nei confronti della Cwc deriva dallo stesso schema delle sue operazioni per avvelenare Aleksey Navalny, Sergei e Yulia Skripal con gli agenti nervini Novichok””.

Oltre all’agente chimico cloropicrina, gli Usa sostengono che la Russia abbia utilizzato anche “agenti antisommossa (gas lacrimogeni) come metodo di guerra in Ucraina, anche in violazione della Cwc”. Le accuse statunitensi confermerebbero la testimonianza delle truppe ucraine che sostengono di aver registrato un aumento degli attacchi con gas e altre sostanze chimiche irritanti in alcune parti della loro linea del fronte con le forze russe negli ultimi mesi. Il colonnello Oleksandr Shtupun, portavoce del gruppo delle forze ucraine di Tavriisk, nel Kherson, ha riferito che le forze del Cremlino starebbero lanciando attacchi con granate K-51 contenenti cloropicrina nella loro direzione.

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