Futuro

Scoperto un Pianeta che potrebbe essere ricoperto da un oceano bollente

TOI-270d, identificato dal telescopio James Webb, si trova a circa 70 anni luce dalla Terra ed è ricco di idrogeno e vapore acqueo. Qui la temperatura dell’acqua potrebbe superare i 100 °C, rivelano gli scienziati di Cambridge
Interpretazione artistica del Pianeta TOI-270d
Interpretazione artistica del Pianeta TOI-270d Credit: Planet Volumes
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11 aprile 2024 Aggiornato alle 11:00

Il telescopio di ultimissima generazione James Webb ha permesso agli scienziati di fare un’altra curiosa scoperta sul nostro universo: è stato osservato un Pianeta che potrebbe essere ricoperto completamente da oceani profondi, senza nessuna traccia di terraferma.

Si tratta di un Pianeta “iceano” (dall’inglese hycean) che si trova a circa 70 anni luce dalla Terra ed è ricco di idrogeno e vapore acqueo. Nella sua atmosfera gravitano tracce chimiche di metano e soprattutto anidride carbonica, e la temperatura delle sue acque potrebbe essere elevatissima. Il suo nome è: TOI-270d.

Gli astronomi e le astronome della Nasa, grazie all’ultima affascinante scoperta del telescopio, hanno potuto fornire alla scienza numerosi dati e preziose informazioni relative al Pianeta, che sono stati analizzati dal team di esperti di Cambridge e pubblicati sulla rivista Astronomy & Astrophysics.

«La temperatura dell’oceano sul Pianeta  - afferma al Guardian il professore di astrofisica a Cambridge Nikku Madhusudhan, coautore della ricerca  - potrebbe superare i 100 gradi Celsius, o anche più. Ad alta pressione atmosferica, un oceano così caldo potrebbe essere ancora liquido, ma non è chiaro se può essere abitabile».

Secondo il team di scienziati, il mix chimico presente sul Pianeta non sarebbe sicuramente perfetto per un paesaggio marino invitante e per un clima mite, ma non è detto che non sia una regione abitabile; per stabilirlo, saranno necessari ulteriori studi più approfonditi.

Tuttavia, c’è già chi si schiera contro la ricerca inglese: secondo un team di ricerca canadese dell’Università di Montreal, che ha effettuato ulteriori studi e osservazioni, le temperature del Pianeta TOI-270d potrebbero addirittura arrivare a 4.000 gradi, troppo alte affinché l’acqua possa rimanere allo stato liquido senza evaporare. «La temperatura a nostro avviso è troppo calda perché l’acqua possa essere liquida. E l’atmosfera sembra contenere troppe quantità di vapore acqueo affinché l’esistenza di un oceano sia plausibile»,  ha dichiarato Björn Benneke, professore associato del dipartimento di fisica all’Università di Montreal e coautore della ricerca canadese.

Secondo gli scienziati e le scienziate nordamericane, il Pianeta potrebbe essere interamente ricoperto da una superficie rocciosa e da un’atmosfera molto densa, composta da idrogeno e vapore acqueo; riguardo i suoi componenti chimici, la ricerca  canadese, pubblicata sull’archivio scientifico arXiv, concorda con gli studi dell’Università di Cambridge.

C’è poi un altro aspetto molto importante da considerare: le condizioni dell’esopianeta TOI-270d sono molto diverse da quelle della Terra. Il Pianeta è infatti bloccato a causa delle maree: un lato è quindi sempre rivolto verso la sua stella, luminoso, mentre l’altro è completamente inondato dall’oscurità.

Capire la struttura di TOI-270d e la sua atmosfera è diventata una sfida per scienziati e accademici. E le ultime osservazioni del James Webb, indipendentemente da tutto, sono l’ennesima dimostrazione di quanto siano straordinari i passi avanti che questo telescopio sta permettendo: grazie alle sue rivelazioni, per esempio, è stato rilevato sul Pianeta anche il solfuro di carbonio, un elemento legato ai processi biologici sulla Terra (anche se potrebbe essere prodotto da altre fonti).

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