Anniversario James Webb: rilasciata una nuova foto

Circa 1 anno fa venivano pubblicate le primissime immagini catturate dal James Webb; ora, in occasione dell’anniversario del primo anno di funzionamento del telescopio spaziale, è stata rilasciata un’immagine in primo piano raffigurante la regione di formazione stellare più vicina alla Terra, che si trova nella nube di Rho Ophiuchi, distante 390 anni luce da noi.
Una foto che ritrae un insieme mozzafiato di 50 giovani stelle, tutte simili per massa al Sole o più piccole, frutto della promessa degli scienziati e delle scienziate che curano il James Webb di svelare l’universo all’umanità.
La foto (in altissima risoluzione) mostra alcune aree scure, che sono le più dense dove la polvere avvolge le protostelle ancora in funzione , ed enormi getti di idrogeno molecolare, rappresentati dalla coltre rossa che domina l’immagine. Si vede anche la stella S1, che ha scavato una caverna di polvere molto luminosa visibile nella parte bassa della foto. È l’unica stella più grande (per massa) del sole.
Chiaramente l’immagine non è stata catturata istantaneamente, ma è frutto di diverse sessioni di osservazione avvenute prima a marzo e poi ad aprile di quest’anno. Una testimonianza dell’intenso anno di attività del telescopio che dal 12 luglio 2022, giorno in cui il presidente degli Usa Joe Biden ha svelato in diretta i primi scatti, sta regalando decine di scoperte e immagini incredibili.
“In un solo anno, il James Webb Space Telescope ha trasformato la visione del cosmo dell’umanità, scrutando le nuvole di polvere e vedendo per la prima volta la luce da angoli remoti dell’universo - ha spiegato in una nota l’amministratore della Nasa Bill Nelson - Ogni nuova immagine è una nuova scoperta, che consente agli scienziati di tutto il mondo di rispondere a domande che una volta non avrebbero mai sognato di fare”.
Alla luce dell’anniversario e delle scoperte, l’agenzia spaziale statunitense ha organizzato una celebrazione di una settimana, che prevede anche un evento live streaming con la presenza di scienziati e scienziate per discutere dell’impatto del telescopio sull’esplorazione del sistema solare.