Diritti

Il sesso è più bello se sei femminista

Secondo lo studio della McMaster University (Ontario), le femministe sono più soddisfatte dei loro rapporti. I motivi: maggior consapevolezza del proprio corpo, approccio aperto e senza tabù alla sessualità, partner attenti alla parità di genere
Credit: Billie
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9 aprile 2024 Aggiornato alle 11:00

Dopo gli anni ‘90, Sex and the City e un certo tipo di femminismo mainstream che ha promosso l’immagine della donna che può prendersi tutto ed è finalmente soddisfatta della sua vita, si potrebbe pensare che lo stereotipo della femminista sempre arrabbiata perché sessualmente insoddisfatta sia morto e sepolto.

Secondo l’indagine condotta dalla professoressa Tina Fetner della McMaster University in Ontario, sociologa esperta di studi di genere ed educazione sessuale, le donne che si definiscono femministe dichiarano in media di avere una vita sessuale più piacevole e soddisfacente delle altre donne.

Secondo Fetner, i motivi sarebbero principalmente 3. Innanzitutto, una maggior consapevolezza del proprio corpo e del proprio piacere. Il femminismo infatti ha contribuito ad ampliare il discorso sulla sessualità, enfatizzando l’importanza del piacere femminile e del ruolo che nel rapporto ha la clitoride.

Questi aspetti vengono spesso tralasciati nei rapporti eterosessuali più “tradizionali”, che tendono a dare molta più importanza al piacere maschile e si riducono quasi completamente alla sola penetrazione vaginale, causando quello che viene comunemente chiamato orgasm gap, ovvero il fatto che nelle relazioni eterosessuali le donne raggiungono l’orgasmo un numero molto minore di volte rispetto ai loro partner uomini. Secondo i dati raccolti da Fetner, per le donne che si definiscono femministe la stimolazione clitoridea gioca un ruolo importante e ben il 38% (contro il 30% delle non femministe) riporta di averne fatto esperienza attraverso il sesso orale durante il l’ultimo rapporto.

In secondo luogo, dal momento che le femministe hanno più probabilità di essere inserite in reti sociali e amicali con altre donne che condividono i loro valori tendono ad avere un approccio più sereno nei confronti della sessualità. Potersi confrontare con altre donne, raccontare le proprie esperienze, ricevere consigli e più in generale poter parlare apertamente di sesso aumenta la consapevolezza, rompe i tabù, permette di riflettere liberamente su ciò che a letto piace o non piace e favorisce il desiderio di sperimentare.

Infine, le donne femministe hanno maggiori probabilità di avere partner più attenti alla parità di genere. Uno studio sulla sessualità maschile di cui Fetner è coautrice, ha dimostrato che gli uomini femministi sono più propensi degli altri a diversificare le loro pratiche sessuali e dunque meno restii a sperimentare ciò che va oltre la penetrazione.

In generale, le donne che sono in una relazione eterosessuale hanno meno probabilità di ricevere sesso orale dal partner rispetto a quelle che si trovano in una relazione con un’altra donna, ma questa probabilità aumenta se anche il partner è femminista. Inoltre, ben il 68% delle donne che si definiscono femministe dichiarano che durante il loro ultimo rapporto ci sono stati baci e coccole contro il 57% delle non femministe, suggerendo che le prime si trovino in relazioni più soddisfacenti non solo dal punto di vista sessuale ma anche affettivo, e che in generale abbiano amanti più generosi e attenti al loro benessere.

Insomma, per citare Fetner, grazie tante per esservi preoccupati della nostra vita sessuale, ma ce la caviamo benissimo anche senza il vostro aiuto.

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