Futuro

Uk: ecco il cane-robot che monitora il traffico

Spot è stato “assunto” dalla National Highways per supportare (e in alcune zone critiche, come strade ripide, ponti o canali sotterranei, sostituire) il personale umano
Tempo di lettura 4 min lettura
18 marzo 2024 Aggiornato alle 07:00

La società statale britannica National Highways che gestisce le strade pubbliche ha recentemente “assunto” Spot, un robot dalle fattezze simili a quelle di un cane. Spot fornisce supporto nell’ambito della gestione e del monitoraggio del traffico, soprattutto nei punti più critici dove maggiormente si verificano congestioni, come nel sud-ovest del Paese: è già stato utilizzato sulla M5, il tratto che attraversa le contee di West Midlands, Worcestershire, Gloucestershire, South Gloucestershire, Bristol, Somerset e Devon, dove spesso il traffico intasa le strade.

Attraverso l’impiego della tecnologia, Spot punta a sostituire il ruolo dei lavoratori che effettuano i rilevamenti stradali. Questo significa che automobilisti e motociclisti non verranno più fermati per accertamenti da parte degli ispettori, perlomeno non lungo tratti considerati pericolosi o poco agevoli per il personale. Questo cane robotizzato sarà utilizzato, per esempio, nei pressi di rive ripide, canali sotterranei, ponti.

La funzione principale di Spot è acquisire informazioni in luoghi difficili da raggiungere sostituendosi, appunto, ai dipendenti “umani”. La vista hi-tech di questo fido robotico viene impiegata per acquisire dati da remoto in punti difficili da raggiungere; in questo modo si riducono anche i rischi (e i costi).

Il robot conserva i dati necessari per semplificare le operazioni di intervento in caso di incidente e di riparazioni future di determinati tratti di carreggiata. Inoltre, grazie al suo intervento, si stima che i viaggi saranno più agevoli e il traffico più scorrevole. In generale, Spot ridurrà gli ostacoli e le difficoltà legate alla gestione del traffico.

Guy Swains, ingegnere e direttore tecnico del progetto, ha dichiarato che i test iniziali di prova hanno dato risultati incoraggianti e che finora la sperimentazione dal vivo di Spot sta restituendo un feedback positivo che fa ben sperare. Swains ha affermato anche che le capacità del cane robot saranno testate su diversi territori e che i test saranno ripetuti in presenza di condizioni climatiche diverse con l’obiettivo di rilevare se la macchina è in grado di garantire le stesse prestazioni nelle diverse situazioni.

Matt Ewing, responsabile dello sviluppo commerciale, sostiene fermamente che la tecnologia può e deve mantenere i cittadini al sicuro, in questo caso, gli automobilisti. Ewing e il suo team confidano molto nel potenziale di Spot nel migliorare il servizio della gestione del traffico e in particolare sulle strade a elevata percorrenza. James Codd, direttore associato di ingegneria del suolo della società di consulenza infrastrutturale Aecom, ha affermato che Spot rappresenta un grande passo avanti verso il miglioramento dei processi di gestione delle risorse geotecniche e che ciò si traduce anche in maggiore sicurezza per il personale addetto a effettuare i sopralluoghi.

Per fare un esempio concreto: grazie ai rilievi effettuati da Spot, sono state identificate alcune criticità geotecniche nella superficie di un terreno e il risultato è che ora l’équipe di manutentori della rete stradale britannica sta lavorando al rinnovo di alcuni elementi del ponte ferroviario di Saint Georges che si trova tra gli svincoli 20 e 21 della M5.

Codd ha spiegato anche che si ridurranno notevolmente le voci “tempistiche” e “costi” nella realizzazione di questi interventi grazie all’aiuto di questo “collega” robotizzato. E a tutto questo si aggiungerà un minore impatto sui viaggi di automobilisti e motociclisti, soprattutto nelle fasce orarie più “calde”.

Leggi anche
Mobilità
di Alexandra Suraj 4 min lettura
Intelligenza artificiale
di Antonio Pellegrino 3 min lettura